Il campione brasiliano: «Il passato serve per la storia, dobbiamo giocare bene e vincere; rispettiamo l’avversario senza paura»twitta
CARDIFF (GALLES) – Dani Alves show. Come al solito: dategli un microfono e sarà spettacolo. «Ero convinto dall’inizio che saremmo arrivati in finale. Il segreto della Juventus è il lavoro micidiale che facciamo, il lavoro ti porta lontano, ma serve ancora un passo per fare la storia e non dobbiamo lasciare questo. Ho voglia di portare a casa la Coppa. Due anni fa l’ho presa alla Juventus adesso voglio restituirla. Quando si arriva a questo momento, qualsiasi squadra ci sia vuoi vincere. Non giochi sempre queste partite. Tu hai vinto tante Champions, cosa serve in partite come questa? «Penso che non serve… un cazzo. Il passato serve per la storia, il passato non serve. Serve giocare bene e vincere». Cos’hai consigliato ai compagni? «Siamo dei privilegiati ad essere qui, dobbiamo goderci questo momento a prescindere da chi sia l’avversario. Ogni giorno bisogna saper scrivere pagine nuove di storia. Quello che consiglio ai miei compagni è di dormire tranquilli perché poi il giorno dopo bisogna lavorare sodo. Non sono io che posso insegnare, io cerco imparare dai miei compagni, qui ci sono dei grandi. La nostra forza è che abbiamo un collettivo maggiore rispetto al Real».
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INSEGNARE – «Non sono nessuno per insegnare qualcosa a qualcuno tanto meno a persone d’esperienza come i miei compagni di squadra, sono giocatori che hanno vinto trofei importanti nella loro carriera. Io cerco di imparare tanto dai miei colleghi. Conta molto condividere le nostre esperienze questo ci ha portato fin qui e cercare di portare a casa il risultato. Siamo una squadra con tanti giocatori con capacità individuali, ma la nostra maggiore dote è che abbiamo una forza collettiva maggiore dell’avversario».
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DORMIRE – «Io dormo benissimo come tutti i giorni, quello che consiglio sempre alla squadra è che dorma perché domani sera bisogna lavorare duramente. Condividiamo le nostre esperienze e c’è solo una strada da percorrere, mettere insieme le nostre forze per portare a casa il risultato».
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TRIPLETE – «Le mie vittorie sono cose che servono per le statistiche ma non mi aiuta molto pensarci. È importante fare qualcosa di nuovo ogni giorno, io non penso a queste cose, se vinco domani non penserò che sono un giocatore che ha vinto tre triplete. Il nostro obiettivo è più grande di tutto questo. Dobbiamo giocare per vincere e per festeggiare con i tifosi, rispettiamo l’avversario per la sua storia, ma senza paura».
ALVES VS REAL – «Non è Alves-Real Madrid, è Juventus-Real Madrid. L’ultima finale che i bianconeri hanno giocato contro le merengues l’hanno vinta loro con un gol in fuorigioco».
