Dani Alves contro i tifosi del Brasile: “Non hanno rispetto per la nostra storia”

Il giocatore con più titoli nella storia del calcio non ha digerito le critiche e l’atteggiamento della torcida brasiliana che ha mostrato qualche insofferenza anche con la nazionale Olimpica.

Dani Alves è una leggenda del calcio brasiliano. A 38 anni, è il giocatore con più titoli nella storia del calcio, ma sta disputando la sua prima Olimpiade con la squadra brasiliana a Tokyo, completando così il fatto di aver partecipato a tutte le competizioni possibili con la sua nazionale. E dall’alto della sua esperienza, non ha digerito le critiche e l’atteggiamento della torcida brasiliana che ha mostrato qualche insofferenza anche con la nazionale Olimpica.

DUREZZA – Dani Alves, come consuetudine, non ha lasciato spazio alle interpretazioni. E, come riportato dall’agenzia Radioweb e ripreso da Olé, ha accusato senza mezzi termini la parte dei tifosi che ha contestato la nazionale. “Purtroppo non c’è patriottismo nel nostro paese. Se così fosse, i nostri grandi idoli e la nostra grande storia sarebbero rispettati. Invece sembra che l’unico posto dove la storia calcistica del Brasile conti poco sia proprio il nostro Paese. Al di fuori di esso, la gente ci rispetta molto, perché sanno che questa nazionale ha scritto pagine indelebili del calcio. E rispettano moltissimo anche chi gioca in nazionale, perché sono consapevoli che questa squadra ha avuto degli interpreti straordinari”.

OLIMPIADI – Il calciatore si è poi soffermato sulla importanza del torneo Olimpico, capace di emozionare anche chi, come l’ex Barcellona e Juventus, ha calcato i palcoscenici più importanti in Europa e Sudamerica giocando anche i mondiali. “Credo che la grandezza e ciò che differenzia i Giochi olimpici dalla Coppa del Mondo è che qui sono i migliori atleti provenienti da tutti gli sport. Questo rende la competizione di una grandezza gigantesca, così enorme da essere difficile da quantificare”.

ECO – Le parole di Dani Alves hanno avuto risonanza mediatica immediata oltreoceano, ma rappresentano solo l’ultima di una serie di polemiche. Le prime parole “esplosive” sono state quelle di Neymar, quando ha saputo che alcuni tifosi brasiliani non si sarebbero dispiaciuti in caso di vittoria di Messi. E all’attaccante del PSG hanno fatto eco anche  Thiago Silva e Marquinhos. Anche il giocatore del Chelsea e il capitano della squadra francese hanno puntato il dito, mostrando il loro malcontento per non sentirsi supportati, tanto più locale della competizione continentale.

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