Dalle valigie alla panchina. E ora gli eterni incompiuti Brozovic e Perisic si prendono il derby

I due croati erano sul mercato, invece contro il Milan giocheranno dal 1′, complici le positività di Gagliardini e Young. E al Milan hanno già fatto male

Da partenti a panchinari a titolari nella sfida che accende Milano. Marcelo Brozovic e Ivan Perisic si riprendono il derby a modo loro, con l’aiutino del Covid che ha messo k.o. Gagliardini e Young, ma soprattutto con quella sensazione di eterni incompiuti che li accompagna da troppo tempo. Eppure stiamo parlando di due colonne della Croazia vice campione del mondo, di una coppia che ha già punito il Milan in vari modi, di un reduce dal Triplete in salsa tedesca e di un centrocampista che a furia di disfare le valigie migliora come il buon vino.

Brozo

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Arrivato dalla Dinamo Zagabria nel gennaio 2015, Epic Brozo tre anni dopo è di fatto su un aereo per Siviglia (1 milione di prestito, 28 per il diritto di riscatto), ma Spalletti lo fa scendere perché non arriva Pastore e il croato serve. Brozo, che prima era intermittente come un faro e le diagonali le faceva in discoteca, svolta nella vita con la nascita della prima figlia e sul campo quando viene piazzato davanti alla difesa. Non a caso la scorsa estate è l’unico titolare sopravvissuto nella rivoluzione contiana a centrocampo. I numeri pagano, visto che sarà il nerazzurro che fornisce più assist (9, al pari di Sanchez), che vince più contrasti (95) e che recupera più palloni (272). Mentre in assoluto è il centrocampista con il maggior numero di passaggi riusciti in Serie A nelle ultime quattro stagioni: 6856. Numeri che pesano più dei due gol decisivi segnati al Milan nei derby vinti la scorsa stagione. Malgrado tutto, Brozo passa un’estate da precario. È uno dei pochi con cui fare cassa per arrivare a Kanté. Invece resta. E punta a un altro derby epico.

Perisic

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L’amico e connazionale Ivan Perisic invece l’anno scorso era in Baviera a fare il pieno di trofei e autostima in prestito al Bayern Monaco. Epurato con Icardi e Nainggolan sull’altare dell’unità dello spogliatoio, Ivan è rientrato a Milano con grande umiltà. Nel 3-5-2 di Conte può trovare spazio quasi unicamente giocando a tutta fascia. Ispirato dall’Eto’o versione Triplete 2010, ha accettato di fare anche il terzino. Ma la sua natura rimane prettamente offensiva, tanto che il meglio in nerazzurro lo aveva dato nel 4-2-3-1 di Spalletti. Nel gioco delle coppie, ora però diventa difficile abbinarlo ad Hakimi, anche lui più portato a spingere. Conte però sabato sarà costretto all’azzardo. Ma Ivan è stato Terribile in diversi derby. A parte l’esordio assoluto in nerazzurro, vittoria grazie a Guarin nel settembre 2015, ha firmato al 92′ il rocambolesco gol del 2-2 – prima di Pioli, ora dall’altra parte, sulla panchina interista – nel novembre 2016 e mandato in rete più volte Icardi. Tre gli assist nei derby. Contro nessuna altra squadra Perisic ha servito più passaggi vincenti. E solo Handanovic (15), tra i nerazzurri in rosa ha giocato più stracittadine del croato: 8.

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