Dalle lacrime al gol: Dybala rientra e si prende la Juve. “È il mio momento”

L’argentino, in campo l’ultima volta cinque gare fa contro la Samp, è entrato a San Siro al 61′ ed ha trascinato i bianconeri alla rimonta, realizzando dal dischetto il gol dell’1-1. Al minuto 89, con grande freddezza

Paulo Dybala è tornato. E lo ha fatto a modo suo, rientrando ancora una volta col biglietto da visita di un gol. Una rete che vale tantissimo, perché lasciare San Siro senza neanche un punto per la Juve oggi sarebbe stato un colpo durissimo sulla via della rimonta. E invece il gol è arrivato, e con quello il sospirato pareggio. A tempo quasi scaduto, con Dybala che ha realizzato con grande freddezza dal dischetto, dopo essere entrato in campo al 61′.

gol e carisma

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Per la Joya è stato il ventesimo calcio di rigore battuto. Il suoi insuccessi dal dischetto sono rimasti fermi a due, e contro l’Inter per l’argentino è arrivata la terza rete, diventando il primo giocatore della Juventus a segnare in tre match di fila contro i nerazzurri in A. “Il significato? Per come si era messa la partita, è un punto importante – ha detto la Joya a fine gara -. Noi siamo la Juve e giochiamo per vincere. E lo abbiamo fatto, contro un’Inter che gioca bene a calcio”. Parole da leader, che fanno seguito al carisma che ha mostrato in campo, non solo quando si è preso in carico il rigore, ma anche quando ha chiamato in avanti i compagni preparandosi a battere un calcio di punizione, culminato con una goffa respinta di Handanovic.

Parole (e fatti) da leader

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Insomma, Dybala ha saputo fare la differenza ed ha mostrato un piglio che fa pensare di essere passato dalle parole ai fatti: il leader della Juve può essere lui, soprattutto se gli infortuni smetteranno di perseguitarlo (“Ultimamente ho accusato tanti infortuni che non mi lasciano tranquillo. Non mi piace stare fuori, faccio di tutto per stare bene”. Contro la Samp era uscito in lacrime, lasciando presagire un infortunio ancora più grave di quel che poi è stato). In attesa della firma sul rinnovo, che dovrebbe arrivare ai primi di novembre, lui pensa già ai prossimi match, ma soprattutto ai prossimi step della squadra: “Occorre migliorare nella fase offensiva, per forza. Se giochiamo per segnare solo un gol, quando ne subiremo uno non basterà. Cerchiamo il massimo, di segnare il più possibile”.

“E’ arrivato il mio momento”

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Intanto non poteva augurarsi un ritorno migliore: “Ha un grande significato, per me, per la squadra, per i tifosi”. E poi è pronto per alzare l’asticella: “Credo che dopo tanti anni qua, con tanti compagni con cui ho vissuto tanto tempo – e ho avuto tanti leader, per fortuna – ora ho imparato e cerco di dare il mio contributo ai nuovi, insegnando ai più giovani. Credo sia arrivato il mio momento e cerco di fare il massimo per la squadra”.

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