Dall’abbraccio in azzurro alla sfida diretta: Bernardeschi e Di Lorenzo, chi si rivede in fascia

Protagonisti insieme in Nazionale del quinto gol sulla Lituania, si troveranno uno contro l’alto nel big match alla ripresa del campionato, tra l’ascesa del napoletano e la rinascita dello juventino

Abbracciati, dopo l’invito dell’uno che ha mandato in gol l’altro, complice una deviazione, mercoledì sera nel 5-0 dell’Italia sulla Lituania. E di nuovo di fronte, ma stavolta uno contro l’altro, nel big match della ripresa del campionato: al netto delle scelt edei rispettivi tecnici in Napoli-Juventus Giovanni Di Lorenzo e Federico Bernardeschi batteranno con ogni probabilità zolle simili, sul prato del “Maradona”. Però da avversari, a 72 ore da quell’abbraccio.

Affermazione Di Lorenzo

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Minuto 54 di Italia-Lituania, azzurri già avanti 4-0: azione sulla destra, Federico Bernardeschi va sul fondo e invita Giovanni Di Lorenzo con un passaggio al limite destro dell’area di rigore; il terzino del Napoli fa partire un cross verso il secondo palo che si trasforma in un pallonetto dalla traiettoria beffarda che infila il portiere ospite Sektus. Alla 15esima presenza, è la prima rete in maglia azzurra per Di Lorenzo, arrivato nel 2019 al Napoli dall’Empoli, e pochi mesi dopo approdato in Nazionale (con esordio in un altro 5-0, sul Liechtenstein). Che il primo gol partenopeo invece l’aveva segnato proprio alla Juve, 31 agosto 2019, nel 4-3 dello Stadium deciso nel recupero da un autogol di Koulibaly.

Rinascimento Bernardeschi

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Innescato con il passaggio dalla fascia, il primo a correre incontro a Di Lorenzo dopo il 5-0 è stato proprio Federico Bernardeschi, peraltro vociferato in passato di un possibile approdo al Napoli. Mancini, come succede da tempo, riconsegna alla Juventus un Berna sempre ricaricato. Titolare a sinistra nel 4-4-2 di Udine (poi rilevato da Kulusevski) e poi in campo negli ultimi 35 minuti con l’Empoli al posto di Rabiot, nell’abbondanza della Nazionale l’ex viola non aveva giocato né contro la Bulgaria né contro la Svizzera, salvo partire titolare con la Lituania in una sorta di prova generale di tridente Juve con Kean sull’altra fascia (ma Raspadori in mezzo). Che il ritorno di Allegri lo avrebbe rigenerato era nelle previsioni, siamo già a due partite da titolare su tre. E non c’entrano le assenze.

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