Dal Cile alla Nigeria, le altre escluse dal Mondiale: ma nessuna vera big (Italia a parte…)

Qualche Nazionale blasonata ha deragliato lungo la strada di Qatar 2022. Gli Azzurri, però, saranno gli unici grandi assenti

Mal comune, mezzo gaudio? Fino a un certo punto, perché la mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali – la seconda consecutiva – resta un pesante flop per il calcio italiano e la compagnia delle escluse è nutrita ma non affollata. Mentre Mancini parla di “rimpianti che dureranno a lungo”, altri allenatori sono chiamati ad affrontare la stessa, identica situazione: gli Azzurri non sono gli unici big rimasti fuori dai Mondiali. Anche lontano dall’Europa c’è chi piange una débacle inimmaginabile fino a qualche mese fa, ma il sonoro capitombolo azzurro non ha veri eguali.

Colombia e Cile

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Guardando alle eliminatorias sudamericane, insieme ai giganti Brasile, Argentina e Uruguay, si sono qualificate Ecuador e forse anche il Perù, quinto in classifica e destinato a uno spareggio contro una nazionale asiatica (Emirati Arabi Uniti o Australia). Restano fuori, invece, Colombia e Cile. I Cafeteros, out dai Mondiali nei primi anni 2000 e poi trascinati da una generazione d’oro nel 2014 e nel 2018, hanno chiuso con un punto in meno rispetto al Perù, nonostante l’esperienza dei calciatori presenti in rosa: Cuadrado, James Rodriguez, Muriel, Luis Diaz, Ospina e Uribe non avrebbero sfigurato in Qatar. Lo stesso discorso vale per Vidal e compagni – out come l’Italia per la seconda volta consecutiva -, probabilmente penalizzati dalla presenza di tanti elementi a fine carriera (Isla, Medel, Arturo e Sanchez) e pochi giovani pronti per raccoglierne l’eredità.

Salah out

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In Africa, invece, fanno scalpore le eliminazioni di Nigeria ed Egitto. I Super Eagles, qualificatisi per la prima volta nel 1994, solo nel 2006 non hanno preso parte ai Mondiali e la storia si ripete quest’anno in virtù del ko contro il Ghana. L’undici titolare può contare su giocatori di qualità – Osimhen su tutti -, la maggior parte dei quali milita in Premier League: nulla da invidiare alla rosa del 2018. Quanto all’Egitto, il rammarico sta tutto nella doppia beffa del 2022: prima la finale persa in Coppa d’Africa e poi la mancata qualificazione, sempre per opera del Senegal. Con una star del calibro di Salah in squadra, i Faraoni sentivano di meritare la quarta chance “mondiale” della loro storia. Delude pure l’Algeria, campione d’Africa nel 2019, alla quale non è bastata l’esperienza di Slimani, Mahrez, Feghouli e Bennacer per arrivare in fondo. L’Italia piange, sì, ma non è l’unica nazionale a dover ricostruire.

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