Dai sondaggi per Leao al riscatto di Diaz, telefono caldo tra Milan e Real

Il club rossonero sta cercando di blindare Rafa il prima possibile per evitare tentazioni dal mercato. Per Brahim si va verso la naturale prosecuzione del secondo anno di prestito

Non si può definire un asse di mercato perché i due club non lavorano a scambi molteplici e simultanei. Anzi, i tifosi rossoneri si augurano vivamente che i rapporti tra Milan e Real Madrid restino il più superficiali possibili dal momento che il primo nome coinvolto è Leao. Di certo, però, le strategie di Casa Milan e della “casa blanca” sono in qualche modo destinate a intrecciarsi. E se non sarà questa estate, avverrà nel 2023 con la definizione – nel bene o nel male – della questione Diaz.

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Intanto, però, Rafa e Brahim tengono banco. Per motivi decisamente diversi ovviamente. La stagione strepitosa del portoghese ha evidentemente solleticato gli appetiti delle big d’Europa. O meglio, dei club che non hanno (o non si fanno) problemi a sborsare milioni in tripla cifra. Per Leao prima c’è stato il toc toc del Psg, ma si era ancora a stagione in corso e la cifra potenzialmente sul tavolo si aggirava sui 70 milioni. Poi ha iniziato a emergere l’interessamento del Real e, più o meno simultaneamente, è stata svelata anche la presenza della maxi clausola rescissoria da 150 milioni dentro il contratto di Rafa. In Spagna si dicono piuttosto certi che il Real cercherà un affondo concreto per strappare Leao al Diavolo. Nonostante la presenza di un elemento di primissimo piano in quella zona del campo come Vinicius Jr, atteso tra l’altro da un rinnovo fino al 2027. Il Milan ovviamente, al netto della clausola, è intenzionato a tenere duro anche perché Leao era considerato una colonna della squadra già prima della consacrazione di questa stagione. Figurarsi ora. Per risolvere la questione però occorre che Rafa autografi il nuovo contratto, in modo che l’estate 2024 non faccia più paura. E che l’offerta – formale, è bene sottolinearlo – del Madrid da 120 milioni venga rispedita al mittente.

Luci e ombre

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Anche per Diaz situazione in evoluzione. La seconda parte di stagione giocata al di sotto dei suoi standard (in realtà lo spartiacque in negativo per lui è stato il Covid di ottobre) ha portato a rivedere le valutazioni complessive. Diciamo che se nei primi tre mesi stagionali il Milan era pienamente convinto di aver finalmente trovato il suo numero 10, e si parlava persino di riscatto anticipato dal prestito biennale col Real, poi la faccenda è cambiata. Brahim è un po’ scomparso di scena, anche per scelta tecnica. Pioli è arrivato a preferirgli prima Kessie e poi Krunic e quindi la sua situazione si è inevitabilmente complicata. E si è passati da un estremo all’altro. Il fantasista da riscattare a tutti i costi è diventato il giocatore addirittura da lasciar tornare al mittente con un anno di anticipo. Ma ora che la stagione è finita, iniziano a emergere con maggiore chiarezza le intenzioni dei due club. In attesa di un confronto tra Milan e Real con Brahim argomento principale, filtra la volontà reciproca di tenere semplicemente fede al prestito pattuito la scorsa estate. Ovvero due anni di permanenza a Milanello. Quindi: decisione rinviata all’estate 2023, in base a come sarà andata la prossima stagione. Allo stesso tempo filtrano anche le aspettative del giocatore, che ovviamente spera di riuscire ad avere un impiego maggiore rispetto all’annata appena conclusa. Ma questo dipende soprattutto da lui.

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