Dai gol azzurri alla rete decisiva in Argentina: Retegui non si ferma e lancia il Tigre

Un’espulsione provocata e il 2-1 decisivo in pieno recupero per il centravanti dell’Italia che ha interrotto un digiuno di tre gare in campionato

Una buona notizia per Roberto Mancini. Mateo Retegui ha segnato ancora, confermando le proprie doti di opportunista d’area di rigore. Stavolta ha permesso al Tigre di superare il Lanus (2-1) con un sinistro ravvicinato al 9’ di recupero della sfida interna di Superliga con il Lanùs.

Insomma dopo i due centri siglati con la maglia azzurra nelle prime due gare (quella inutile con l’Inghilterra e quella che ha sbloccato la sfida nella trasferta vittoriosa di Malta), Mateo da San Fernando, 23 anni, ha ritrovato la via del gol anche in Argentina.

BREVE DIGIUNO

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Già, perché in patria il nuovo centravanti dell’Italia era a digiuno da poco più di un mese. Il 25 febbraio, infatti, aveva siglato la doppietta del Tigre nella trasferta sul campo del Belgrano (0-2). E, prima ancora, aveva firmato altri quattro gol nelle precedenti sfide: due sul campo dell’Estudiantes (1-2), una in casa al Rosario Central (2-2) e una sul campo del Racing (2-2), prima di restare a digiuno nello stop interno col River Plate (0-1). La doppietta al Belgrano era invece stata seguita dai digiuni interno contro l’Argentinos Juniors (0-1), ed esterni con Central Còrdoba (2-0) e Arsenal Sarandì (2-0).

DECISIVO

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Digiuno interrotto nella sfida disputatasi nella notte italiana contro il Lanùs in cui il Tigre ha ritrovato il successo e Retegui interrotto il digiuno personale. Non solo, nel primo tempo, sullo 0-0 ha “provocato” l’espulsione di Cristian Lema dopo 16’. Sono seguiti il vantaggio di Alexis Castro, il pareggio del Lanùs a metà ripresa con Leandro Nicolas Diaz e l’espulsione di Lautaro Montoya che ha riportato le squadre ad affrontarsi in dieci contro dieci. L’1-1 è durato fino al 99’, quando Retegui ha sfruttato un rimpallo fortunato in area, dribblato di destro l’avversario diretto e scaricato di sinistro in rete la palla del 2-1. Con conseguente esplosione di gioia dell’Estadio José Dellagiovanna. Oltre che di Mancini.

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