Campione italiano jr canottaggio (il padre aveva vinto nel 1932 gli europei nel “due senza”), avrebbe dovuto partecipare ai Giochi di Città del Messico 1968. “Io e Spingardi meritavamo di partecipare, ci esclusero e quei Giochi li vidi solo da spettatore”. Laureato in Statistica, per qualche mese ha lavorato nell’ufficio marketing e pubblicità della Fiat, poi tornò a Roma.
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