Da Vidal a Nainggolan, le partenze complicate degli esuberi illustri

Tra ingaggi stellari e nodi da sciogliere, è lunga la lista di nomi del mercato in uscita. Ecco la situazione

Il nome grosso è quello di Hakimi, ma in uscita il mercato dell’Inter non si può fermare alla cessione del marocchino. Il tesoretto è da trovare anche tramite le cessioni degli esuberi, operazione che a ora però appare complicata. Joao Mario, Nainggolan, Pinamonti, Radu, Vidal e non solo: sono questi i nomi che ballano e che il club nerazzurro fatica a cedere, tra richieste non accontentate e ingaggi pesanti. Qual è la situazione?

Joao Mario

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Il discorso di partenza è che c’è distanza tra quelle che erano le idee iniziali dell’Inter e quella che è la realtà di questo mercato, fino ad ora. Partiamo da Joao Mario, il portoghese cercato dallo Sporting e che ha come unico desiderio quello di restare a casa: la richiesta del club nerazzurro è di otto milioni di euro, da Lisbona non si spingono oltre i cinque e mezzo. Differenza importante, il contratto del centrocampista è in scadenza nel giugno 2022: l’Inter non può rischiare di perderlo a zero tra un anno e potrebbe non avere il coltello dalla parte del manico.

Nainggolan

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In scadenza tra un anno c’è anche Radja Nainggolan, altro esubero in casa Inter. Il belga, come Joao Mario, ha un solo desiderio: restare a casa, in questo caso il Cagliari. Il centrocampista ha un accordo con i sardi, i nerazzurri non hanno pretese di natura economica ma non vogliono cedere sulla buonuscita: il giocatore guadagna 4,5 milioni di euro netti a stagione, per restare in rossoblù rinuncerà a parte dello stipendio ma dal canto suo vuole qualcosa dall’Inter. Il club nerazzurro, in una situazione come questa, non ha alcuna intenzione di sborsare soldi per lasciar partire un calciatore. Intrigo che si dovrebbe sbloccare dopo il weekend.

Pinamonti e Radu

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Un altro nodo da sciogliere è quello relativo ad Andrea Pinamonti, utilizzato ai minimi termini da Antonio Conte nella cavalcata verso lo scudetto. Il problema è sempre quello: lo stipendio. Pur essendo stato più di un comprimario in nerazzurro, l’ex attaccante del Genoa guadagna 2 milioni di euro netti a stagione: chi può permetterseli? Il prestito resta la soluzione più probabile e logica, ma non risolverebbe i problemi economici dell’Inter. Discorso che vale anche per Ionut Radu: non è da escludere una partenza del portiere rumeno, ma anche in questo caso è difficile pensare a un addio a titolo definitivo.

Vidal

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Ma la grana per eccellenza porta il nome di Arturo Vidal, l’uomo di Conte che ha tradito le attese (gol contro la Juventus a parte) e che per le casse del club è un peso enorme: l’ingaggio del cileno è di 6,5 milioni di euro. Un’enormità, considerando il ruolo marginale che Vidal ha avuto e, con ogni probabilità, è destinato ad avere. Il 33enne ha ancora un anno di contratto con opzione per un ulteriore stagione. Tradotto: se Vidal si impunta nel voler restare, l’Inter può fare poco. È impensabile, a oggi, che qualcuno possa pareggiare la cifra che l’ex Juve percepisce in nerazzurro: come fare a liberarsene?

Dalbert e Lazaro

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Ci sono poi altre pedine che hanno giocato in prestito nell’ultima stagione e su cui bisogna valutare il da farsi. Si tratta di Dalbert e Lazaro: il Rennes non sembra intenzionato a riscattare il brasiliano, legato ai nerazzurri da un contratto fino al 2023. È pensabile un addio a titolo definitivo o anche in questo caso sarà prestito, non risolvendo però il problema per l’Inter? Per quanto riguarda Lazaro, non è da escludere che Inzaghi faccia un tentativo per valorizzarlo in nerazzurro. Anche se ora i pensieri dell’austriaco sono sull’infortunio: è da valutare il suo impiego futuro agli Europei.

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