Da Totti a Bebe e la Regina: star diventate brand

ROMAAltro che dimenticato tra vent’anni, Francesco Totti resterà in eterno nella storia del calcio. L’uscita a vuoto di Cassano lascia ormai il tempo che trova, l’ex capitano della Roma guarda avanti e prosegue nel suo percorso lavorativo senza nemmeno commentare le parole del barese. Ed è anche a volte nell’indifferenza la forza di Totti, diventato nel corso degli anni un vero e proprio brand, riuscendo a sfruttare in modo strategico le proprie caratteristiche personali: tanto i pregi, quanto quelli che venivano individuati come possibili difetti da detrattori. Dal libro delle barzellette, studiato per rispondere alle critiche sulla sua “semplicità” fuori dal campo, passando per le numerose (e spesso silenziose) iniziative di beneficenza e al suo impegno come ambasciatore Unicef, fino al racconto della sua vita privata con tanto di autobiografia, film e serie tv. Un lungo percorso di personal branding arrivato da una strategia vincente. 

Totti è soltanto uno degli esempio proposti dal nuovo libro di Gianluca Comin e Gianluca Giansante, “Tu puoi cambiare il mondo”, pubblicato da Marsilio Editori. Comin e Giansante, rispettivamente presidente e partner di Comin & Partners e docenti alla Luiss Guido Carli, affrontano il tema della reputazione personale mostrando come la costruzione di un “brand” di qualità non sia un lavoro di autopromozione, ma un’attività che alimenta la propria comunità di riferimento, fornendo elementi utili di conoscenza e condividendo il sapere. Il volume guida il lettore nella costruzione della propria strategia di comunicazione attraverso casi concreti come appunto quello di Totti ma anche Bebe Vio, Tim Cook fino a Papa Francesco e la Regina Elisabetta II. Insomma, la reputazione si costruisce con il duro lavoro e una strategia ben studiata. Proprio come quella di Totti. 

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