Da titolare a esubero, il folle mese di Candreva sulle montagne russe

L’esterno è scomparso dai radar dopo la sfida contro il Napoli del 28 luglio. Da pedina fondamentale, adesso per Conte è diventato un giocatore in più. E il Genoa pare la destinazione più probabile

Nell’Inter che si rinnova tra mercato e nuove prospettive, il primo a rimetterci è Antonio Candreva. L’avventura nerazzurra dell’esterno offensivo assume sempre più i connotati di una pazza corsa sulle montagne russe, con una caduta in picchiata dopo l’illusione di una stagione vissuta da protagonista. Se il rilancio sembrava compiuto grazie alla maglia da titolare consegnatagli un anno fa da Antonio Conte, oggi Candreva si ritrova improvvisamente ai margini del progetto, avvolto in una parabola discendente che l’ha fatto precipitare in fondo alle gerarchie del tecnico salentino in appena un mese. La cessione pare inevitabile e nelle ultime ore ha preso corpo l’ipotesi di un trasferimento a Genova, sponda rossoblù.

DA PEDINA CHIAVE…

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L’arrivo di Conte a Milano aveva rigenerato un giocatore intristito e bersagliato da critica e tifosi nell’ultima stagione agli ordini di Spalletti. L’ultimo anno in nerazzurro del tecnico toscano lo aveva visto racimolare la miseria di 493′ in campionato, saliti a poco più di mille tra coppa Italia e apparizioni europee. In termini di numeri e rendimento, quella fu in assoluto la peggiore annata nerazzurra dell’esterno romano giunto a Milano nell’estate 2016. Ma all’inizio della scorsa stagione è arrivata la svolta, frutto di una maglia da titolare che Conte gli ha cucito addosso sin dai primi impegni ufficiali. Alla fine dell’annata conclusasi con il secondo posto in campionato e il k.o. in finale di Europa League, le statistiche di Candreva hanno certificato una rinascita pressoché totale: 40 apparizioni in tutto, di cui 24 da titolare solo in campionato, per un totale di 2.536′ conditi da sette reti, miglior bottino personale dopo gli otto centri realizzati alla prima stagione a Milano con 45 presenze e oltre 3.500′ in campo.

…A ESUBERO

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Ma qualcosa si è rotto sul più bello. Nella volata finale della scorsa stagione, Candreva si è infatti visto sfilare quella maglia da titolare che aveva conquistato a forza di chilometri macinati sulla fascia. L’ultima apparizione dall’inizio è giunta alla penultima di campionato contro il Napoli, il 28 luglio. Poi solo una manciata di minuti nella finale di Europa League contro il Siviglia, quando Conte l’ha gettato nella mischia al 90′ al posto di Godin nel disperato tentativo di recuperare il risultato. La cavalcata europea fino alla finale di Colonia l’ha visto triste spettatore, fino all’arrivo di Hakimi che ha finito per relegarlo definitivamente al ruolo di comprimario. Con il contratto in scadenza a giugno del prossimo anno, l’avventura di Candreva a Milano sembra di fatto già segnata. L’unica via d’uscita per tentare un nuovo rilancio a cinque mesi dal 34° compleanno sembra possa arrivare solo dal mercato, con il Genoa fattosi avanti nelle ultime ore. Il futuro dell’esterno potrebbe tingersi di rossoblù a stretto giro di posta, conseguenza di una trattativa che avanza a grandi passi sulla direttrice Milano-Genova.

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