Da punto debole a uomo-derby: ora con il Tata il Milan è in buone mani

Con la parata sul rigore di Lautaro, il vice-Maignan è stato decisivo: il francese può rientrare con calma

Dopo la prodezza su Lautaro, un tifoso in tribuna ha detto esattamente così: “Maignan dovrà sudarsela la maglia, quando rientrerà”. Era ovviamente una battuta, ma rende magnificamente bene l’idea dell’esaltante percorso intrapreso da Ciprian Tatarusanu nelle ultime tre settimane. Quando Maignan tornerà chiaramente quella maglia se la riprenderà, ma procedendo di questo passo nessuno si sarà accorto della sua assenza. Mike, si sa, è un para-rigori e mancava giusto questa prova del nove per certificare l’efficacia del suo sostituto. Averla superata proprio in un derby vale tutto l’oro del mondo. In termini psicologici – più forte lui nella testa, più sereni i tifosi – e in termini pratici perché la parata che ha neutralizzato Lautaro dagli undici metri permette al Milan di guadagnare un punto sufficiente a mantenere la vetta della classifica. Oltre a tenere a debita distanza i cugini.

NUOVO EROE

—  

Ciprian per il popolo rossonero è l’ennesimo nuovo eroe. L’ennesimo giocatore fondamentale nell’economia di squadra e di risultati, a conferma di una rosa profonda il giusto e con riservisti all’altezza delle prime linee. Tatarusanu si è ritrovato scaraventato in campo a metà ottobre contro il Verona, dopo aver visto il suo compagno finire in sala operatoria per rimettere a posto un polso. Non si è scomposto, perché a 35 anni un giocatore che ha oltre 400 partite alle spalle e dieci anni di nazionale non si scompone. Ma resta, logicamente e fatalmente, quella patina di ruggine da scrostare via. Perché ci si può allenare sempre al massimo, ma poi il clima partita e l’intensità quando ci sono di mezzo i tre punti, inevitabilmente cambiano. I tifosi erano preoccupati perché avevano ancora negli occhi lo svarione di Trieste contro il Panathinaikos. Una semplice amichevole di Ferragosto, macchiata però da un goffo regalo agli avversari. Era, appunto, calcio d’agosto. Adesso è tutta un’altra cosa e la parata su Lautaro – plastica, sicura, pregiata – certifica le buone mani a cui si sta affidando il Diavolo. Non è la prima volta che il Tata è decisivo. Era già successo contro il Torino, contro la Roma e contro il Porto a San Siro. “E’ il rigore più importante che ho parato in carriera. Lautaro lo abbiamo studiato molto bene con i preparatori dei portieri, sono contento – ha detto Ciprian nel dopogara -. Abbiamo studiato anche Calhanoglu, ma pure lui mi conosceva… Faccio di tutto per continuare così. Maignan? Il nostro rapporto è molto buono. Ho cercato di aiutarlo quando è arrivato, parlo francese e per lui non era facile cambiare paese e campionato. Ha fatto un buon inizio, è bravissimo. Poi purtroppo si è fatto male, io mi sono allenato per farmi trovare sempre pronto, l’occasione è arrivata e sono contento di giocare a questi livelli”.

Precedente Serie A: anticipi, posticipi e assegnazione televisiva dalla 13^ alla 19^ giornata Successivo Milan-Inter, le pagelle: Tonali e Calha da 7. Steccano Diaz e Lautaro: 5