Da Piotr a Peter Pan, il cuore d’oro di Zielinski per i bimbi abbandonati

Dopo un’infanzia condivisa con ragazzi in affido per volontà dei suoi genitori, il nazionale polacco ha acquistato due case destinate all’accoglienza per bambini in difficoltà

Da Piotr a Peter Pan il passo appare breve, ma dietro c’è tutta una storia di buoni sentimenti da raccontare. Piotr è Zielinski, il fortissimo centrocampista del Napoli che ora spera di essere protagonista all’Europeo, Peter Pan è il nome che con la sua famiglia ha dato alle strutture create in Polonia per accudire e crescere i bambini abbandonati. La storia l’ha raccontata agli inglesi del Guardian Boguslaw, papà del calciatore. La famiglia Zielinski già dal 2002 ha aiutato bimbi provenienti da situazioni complicate. In affidamento nella loro casa di Zabkowice Slaskie, a sud di Wroclaw. E il piccolo Piotr all’inizio faceva fatica ad accettarlo: condividere a 8 anni la propria camera con uno “sconosciuto”. Il papà racconta che nei primi giorni tendeva a scrivere su mobili e oggetti vari per sottolineare che fossero suoi. Oggi Boguslaw sorride ricordando quelle reazioni di suo figlio.

il cambiamento

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L’adolescente Piotr si avvicinò progressivamente a quei ‘fratelli temporanei’ e iniziò ad aprirsi. Li invitò anche a giocare a calcio insieme. Si allenava spesso in cortile con un ragazzo che aveva un problema alla gamba. Quell’educazione ha creato oggi un uomo migliore, capace di costruire il bene, senza bisogno di apparire. Con i suoi guadagni ha acquistato due case nella zona di Zabkowice, che la famiglia ha ristrutturato e trasformato in case di accoglienza per bambini, sotto l’egida dell’associazione Peter Pan. Piotr che diventa Peter, ma soprattutto sognatore di un mondo migliore. “Quando torna in Polonia va a trovare i ragazzi, gioca a calcio con loro. Inoltre regala apparecchiature elettroniche che non usa. Alla prima comunione di uno dei bambini non si è presentato nessuno della famiglia. Piotr è venuto dall’Italia per far piacere al ragazzo”, racconta con orgoglio il padre. Ora Piotr vola sempre più in alto, anche in campo.

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