Un mese all’inizio dei mondiali. E chissà chi diventerà famoso grazie alle sue prestazioni in Qatar. Del resto, ogni coppa del mondo fa nascere una stella. E un ottimo esempio ce lo abbiamo in casa. Il 9 giugno del 1990, Italia – Austria 1-0. Prime delle notti magiche di Italia ’90 associate a un calciatore che, appunto, come per magia, si trova sempre al posto giusto al momento giusto. Totò Schillaci è un buon attaccante che però non si era ancora imposto a livello internazionale. In quel mondiale vive un mese straordinario che lo trasforma in un idolo planetario. Segna in tutti i modi: di testa, di destro e di sinistro. Sei reti che non bastano a portare gli azzurri al titolo, perché il sogno si interrompe in semifinale, contro l’Argentina.
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