Da papà Zaniolo ed Erlic a Paltrinieri e la Trevisan, ecco il meglio di Sportweek

L’uomo che ha deciso la Conference League per la Roma racconta la stagione più importante della sua carriera e le vacanze col figlio Tommaso. Spazio anche per l’olimpionico di nuoto e la semifinalista del Roland Garros, che racconta la sua battaglia più difficile: l’anoressia

Tutti lo vogliono, e Sportweek ve lo regala. Nicolò Zaniolo, cup winner di Conference League grazie al gol nella finale di Tirana, è l’uomo mercato dell’estate 2022. Il Milan, il Newcastle e soprattutto la Juve che lo pensa al posto di Dybala, lo inseguono, e la Roma lo blinda per 65 milioni. Noi l’abbiamo incontrato e fotografato per il nostro magazine in edicola domani con la Gazzetta al prezzo complessivo di 2 euro. Con SW Zaniolo traccia il bilancio di una stagione per lui speciale, cominciata con la paternità e culminata col suo primo trofeo, ma “fondamentale per riprendere continuità e tornare ad essere calciatore dopo i due infortuni molto gravi che ho avuto: è andata bene e sono felicissimo”. Definisce la tripletta col Bodo come “il momento più importante, una delle notti più belle della mia carriera”, racconta l’emozione di giocare contro l’idolo Ibrahimovic e le lezioni a “bastone e carota” di Mourinho. Ma ricorda anche momenti meno felici, come le panchine nel derby e contro lo Spezia o la sconfitta nell’altro derby condita col gestaccio nei confronti dei tifosi della Lazio: “Avevamo perso in casa e ho un po’ rosicato, perciò mi è venuto fuori quel gesto: chiedo scusa, a mente lucida non lo rifarei”.

Le vacanze Zaniolo le ha trascorse in Sardegna col figlio Tommaso, mentre Martin Erlic, difensore croato dello Spezia, le sta passando aiutando il padre contadino, raccogliendo carote e patate nel campo di famiglia: “E’ tutta la vita che si spacca la schiena e io non sono il tipo che vede lavorare il suo vecchio e va a prendere il sole”. Lui del resto la campagna ce l’ha nel sangue: “Sono del ’98 e durante la guerra in Jugoslavia casa dei miei era stata distrutta da una bomba. Così si erano trasferiti nella stalla lì accanto, dove tenevano gli animali, e lì sono nato io, in mezzo alle galline e ai maiali”. I suoi sono i ricordi di un’infanzia povera, ma sana e felice, che gli fa apprezzare ancora di più i privilegi di quella attuale.

I 50 anni di Zidane e i 25 dal ritiro di un altro mito come Franco Baresi completano la prima parte di Sportweek, tutta dedicata al grande calcio. Perché come sempre c’è spazio per molto altro, dal nuoto con un’intervista con Gregorio Paltrinieri, l’olimpionico che ai mondiali di Budapest vuole caricarsi l’Italia sulle spalle “come Kobe Bryant”, al tennis con un’altra esclusiva con Martina Trevisan, la tennista semifinalista al Roland Garros dopo aver battuto l’anoressia: “Avevo perso l’entusiasmo dei miei 15 anni, ma dopo lo stop ho voluto darmi un’altra occasione”. E se l’è presa alla grande.

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