Da Morata a Diogo Jota: tutti i migliori colpi dell’estate 2020

Luis Suarez non è un rimpianto di mercato nei pensieri della Juve, ma solo il primo degli indagati nello scandalo legato all’esame farsa per ottenere la cittadinanza italiana. Alvaro Morata, carta di riserva dell’uruguaiano, si è trasformato in realtà nell’affare più intelligente e conveniente dell’ultima estate. Nel Chelsea e nell’Atletico Madrid faticava a trovare spazio. Nella Juve di Pirlo incide, sposta gli equilibri e segna con regolarità: 10 gol e 7 assist in 17 partite, tra campionato e Champions. Prestito oneroso di dieci milioni, estendibile su due stagioni, e diritto di riscatto fissato a trentacinque. In Italia è l’affare più riuscito, in base ai costi e al rendimento.

In Inghilterra, invece, il colpo migliore lo ha concluso il Liverpool. Klopp si era esposto a luglio, spingendo i dirigenti a investire 44,7 milioni sul portoghese Diogo Jota, arrivato dal Wolverhampton. L’ala destra, con la sua genialità e la sua freschezza, ha dato ragione a Klopp, riverniciando il 4-3-3 dei Reds: cinque gol in Premier e quattro in Champions. Il tecnico tedesco lo ha schierato a volte al posto di Mané e in altre situazioni lo ha provato da falso nueve, prefendolo a Firmino. L’unico intoccabile, nel tridente, resta Salah. Diogo Jota ha 24 anni, è gestito da Jorge Mendes, è cresciuto nel Paços de Ferreira e ora sta recuperando da un problema muscolare al polpaccio. Se Diogo Jota è la sorpresa, Kai Havertz è la delusione di questa prima parte della Premier: il trequartista, ventuno anni, ex Bayer Leverkusen, è costato ottanta milioni e nel Chelsea non si è ancora imposto. Problemi di natura tattica nel 4-3-3 di Lampard, che si aspetta di più da Havertz, mentre l'altro tedesco, Timo Werner (classe 1996, pagato 53 milioni al Lipsia), ha dimostrato di adattarsi subito alla nuova realtà: quattro gol e cinque assist.

Premiata in Spagna l’intuizione di Simeone, che ha deciso di puntare su Suarez, al centro dell'inchiesta dei magistrati in Italia e grande protagonista con la maglia dell’Atletico Madrid. Tra i nuovi acquisti, è il giocatore che ha segnato di più nella Liga, rispondendo così al Barcellona, pronto a metterlo alla porta su indicazione di Koeman. Sette gol, finora, uno ogni 96 minuti. E i suoi movimenti, la sua presenza in area di rigore, hanno favorito la crescita di João Felix, cinque reti e tre assist in campionato.

In Francia sono tre gli acquisti che hanno garantito maggiore peso specifico. Il direttore sportivo Leonardo, nonostante lo scetticismo di Tuchel (appena esonerato e sostituito da Pochettino), ha avuto ragione su Moise Kean: l’ex juventino è arrivato al Paris Saint Germain in prestito dall’Everton, dove era chiuso dal centravanti Calvert-Lewin. Con il gol realizzato allo Strasburgo, nell’ultimo turno di Ligue 1, Kean ha raggiunto quota sette in campionato. Che diventano nove in totale contando i due firmati in Champions. Operazione proficua anche quella che ha portato l’attaccante turco Burak Yilmaz, 35 anni, al Lille: un acquisto a costo zero, dopo che si era svincolato dal Besiktas. Sette gol e quattro assist in Ligue 1, due reti in Europa League. Yilmaz sta trascinando il Lille nella corsa al titolo: 36 punti, primo posto con l’Olympique Lione di Rudi Garcia, davanti al Psg (35). Ha speso bene i suoi soldi anche il Monaco con l’attaccante tedesco Kevin Volland, classe 1992, ex Bayer Leverkusen, pagato 15 milioni e mezzo. Sette gol e tre assist, un impatto brillante con la Ligue 1.

Curiosità in Olanda, dove l’attenzione è concentrata su un attaccante brasiliano: si chiama Danilo, ha ventuno anni e gioca nel Twente, ma il suo cartellino appartiene all’Ajax. Un prestito senza diritto di riscatto. Danilo è il capocannoniere della Eredivisie: undici gol e quattro assist in quattordici partite. Ha cominciato la carriera nella scuola calcio del Corinthians, prima di fare altre esperienze nei settori giovanili del Ponte Preta e del Vasco da Gama. L’Ajax lo ha scoperto nel Santos e lo ha portato in Olanda in cambio di due milioni. Un’intuizione che può diventare un capolavoro.

   

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