Da Miretti e Gnonto a Ndour, perché i big dell’Italia non vanno al Mondiale U20

Il c.t. Nunziata si dice preoccupato in vista della spedizione in Argentina: tra talenti già in orbita Mancini, scelte di mercato e impegni dei club, gli azzurrini affrontano la rassegna con un una rosa rimaneggiata

Protagonista in Serie A e corteggiato dalle big. Un baby talento che lascia la sua squadra a campionato in corso, per trascinare la nazionale Under 20 al Mondiale di categoria. Tommaso Baldanzi è l’eccezione che conferma la regola: 20 anni, 25 presenze e 4 gol in campionato, saluta l’Empoli e vola in Argentina insieme al gruppo di Carmine Nunziata. Il trequartista dei toscani sarà la stella degli azzurrini: merito delle qualità tecniche, ci mancherebbe, però anche dei tanti colleghi che hanno risposto (o hanno dovuto rispondere) “no, grazie” alla chiamata del ct…

la preoccupazione

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Nunziata ha convocato 21 calciatori, come spiegato nel comunicato pubblicato sul sito della Figc. Ma non è tutto. Il tecnico “non nasconde le sue preoccupazioni”, si legge nella nota ufficiale. “Viste le tante assenze, in questo gruppo ci sono necessariamente molte novità – ha precisato Nunziata ai media della Nazionale – e diversi giocatori sotto età. Nel poco tempo che ci rimane, dovremo diventare una squadra e avere un gioco”. Il messaggio è chiaro: l’Under 20 risulta indebolita perché alcuni club hanno rifiutato di mandare in Argentina i loro giocatori. Gli azzurri non ne fanno un mistero: “Il confronto con le società di Serie A e B, avviato da tempo proprio per la specificità temporale del torneo, ha permesso di avere per alcuni calciatori preconvocati il via libera dei club di appartenenza, i quali confermano così di credere nella valorizzazione dei giovani talenti italiani attraverso le esperienze internazionali con le Nazionali Giovanili – si apprende dal sito della Figc -. Al tempo stesso, si è preso atto, invece, di scelte diverse di quelle società che hanno ritenuto, in questo momento della stagione, di non potersi privare di alcuni Azzurrini pre-convocati, per il raggiungimento dei risultati sportivi prefissati”.

gli assenti

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Ma dov’è che l’Italia risulta più debole? È la stessa Figc a citare alcuni dei calciatori che Nunziata avrebbe potuto convocare. Gnonto, Scalvini e Miretti sono già in orbita Mancini e quindi ormai considerati dal club azzurro dei “big”: poiché l’obiettivo delle nazionali under è quello di accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita, costringerli a compiere un “passo indietro” risulterebbe inopportuno. Lo stesso discorso, però, non vale per altri calciatori ancora a caccia di obiettivi importanti con il club, come Coppola e Terracciano (a caccia della salvezza con il Verona), Fabbian (in prestito dall’Inter alla Reggina, che punta ai playoff di B), Nasti (in zona playout con il Cosenza) e Fazzini (praticamente già salvo con l’Empoli). La scelta di “cedere” Baldanzi ma non Fazzini a Nunziata, per i toscani, è legata anche a ragioni di carattere economico: Tommaso si è già affermato in Serie A ed ha attirato l’interesse delle big, mentre Fazzini potrebbe trovare più spazio nelle ultime giornate di campionato e mettersi così in luce. Si aggiunge alla lista Volpato, semifinalista in Conference League con la Roma: Mourinho l’ha trattenuto in virtù dei tanti infortuni giallorossi, lasciando nel contempo al gruppo azzurro altri due ragazzi in orbita prima squadra come Faticanti e Pisilli. Diversa la situazione di Cher Ndour: gioca nel Benfica B, ha il contratto in scadenza a giugno e non è intenzionato a rinnovare. E se da un lato i portoghesi difficilmente mollano alle nazionali i loro gioielli, lui non è nemmeno nella posizione contrattuale per imporsi…

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