Da Kone e Garbett al boom di Horvath: baby talenti per il Torino di Juric

C’è un agenda ricca di brillanti talenti nel taschino di Ivan Juric. Su questa sono scritti i nomi di quattordici calciatori, quindici se aggiungiamo il portiere Luca Gemello classe 2000. Lui il mondo dei grandi e del Filadelfia lo ha già conosciuto bene nell’ultima stagione nella quale è stato il terzo alle spalle di Berisha e Milinkovic, togliendosi la soddisfazione di debuttare da titolare in Serie A nel 4-0 rifilato a gennaio alla Fiorentina. Gli altri quattordici nomi rappresentano, in pratica, una formazione di forze fresche: sono tutti nati dal primo gennaio 2000, c’è chi sta per rientrare alla base dopo un’annata o un semestre a farsi le ossa in prestito. E chi invece ha appena concluso il campionato Primavera sotto la guida del bravo allenatore Coppitelli.

L’area tecnica della società ne ha, naturalmente, seguito l’evoluzione durante la stagione appena finita. Tra non molto ad alcuni di loro potrà arrivare la telefonata dalla società per partecipare al ritiro estivo in programma a luglio in due località austriache, in due momenti differenti. Sognando il Toro, proviamo a capire chi in questa squadra di talenti granata ha le maggiori possibilità di ricevere questa telefonata. Così da poter cominciare a lavorare con Juric.

Generazione d’oro

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In cima alla lista ci sono alcuni dei protagonisti della generazione d’oro del Toro, quella dei classe Duemila della quale sono oggi in prima squadra Singo e Gemello. Ne fa parte anche Buongiorno pur essendo un ‘99. Il 17 ottobre Juric non ha avuto alcuna esitazione nel lanciare nella mischia, al Maradona di Napoli, il centrocampista Ben Lhassine Kone. È stato il suo debutto in Serie A per sostituire, dopo otto minuti, l’infortunato Mandragora. L’esplosione di Lukic e la crescita di Pobega lo hanno poi spinto a gennaio in prestito a Crotone in B, dove ha trovato continuità. Kone un ritiro con Juric lo ha già fatto, un anno fa, e le sue caratteristiche piacciono al tecnico. Buone possibilità che si riveda. Un estate fa sono passati nella scuola di Juric anche Millico e Rauti. Entrambi attaccanti, ma con propensioni differenti: il primo ha raccolto esperienze a Cosenza in B, il secondo si è preso la scena a Pescara in Serie C. In ritiro Juric potrebbe testarne il livello di maturazione raggiunto. Altro protagonista di quella leva è il centrocampista Adopo, che di recente si è fatto apprezzare alla Viterbese in C: 35 presenze tra campionato e coppa, arricchiti da due gol e un assist. Stanno per tornare a casa, poi, anche il difensore Celesia (prima Alessandria poi Paganese) e l’attaccante Vianni (dal Trento): due 2001 da valutare.

Verso il Mondiale

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Due appena ventenni hanno cominciato a brillare. Il primo è il trequartista ungherese Horvath (2002): nella Serie B ungherese con il Szeged è letteralmente esploso trascinando i compagni con un bottino da rivelazione di 19 gol e 12 assist. Numeri che ora lo proiettano all’attenzione di Juric. Insegue il sogno di giocare il Mondiale in Qatar il centrocampista 2002 Garbett della Primavera: è ormai stabilmente nella nazionale A della Nuova Zelanda, si giocherà il pass mondiale il 14 giugno contro il Costa Rica. La mezzala Kryeziu (2002) torna dal Virton (B belga) e dal Sezana (A slovena). Attenzione poi ai Primavera: i difensori Anton e N’Guessan, il centrocampista capitano Savini e il centravanti Akhalaia sono oggetto di riflessioni. Sognando il Toro, per il raduno del 1° luglio è già scattato il conto alla rovescia.

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