I mondiali di calcio del 2026 saranno organizzati insieme da Stati Uniti, Canada e Messico, con lo storico stadio Azteca che sarà uno dei campi principali della competizione. Nel frattempo il mitico palcoscenico della finale della Coppa del Mondo 1986, quella della Mano de Dios di Maradona, e Italia-Germania quattro a tre, subirà una serie di rinnovamenti per adattarsi alle esigenze richieste dalla FIFA.
“Gli stadi subiranno lavori di ristrutturazione, ci saranno maggiori adeguamenti allo stadio Azteca rispetto, ad esempio, allo stadio ‘de Rayados’, perché è stato costruito 50 anni dopo”, ha ammesso Yon de Luisa, presidente della Federazione calcistica messicana durante l’evento SIS Master Class. “Fortunatamente, con gli uomini della FIFA, questi diversi piani di ristrutturazione hanno funzionato. Possiamo vedere che l’Azteca ha cambiato l’intero impianto di illuminazione; sicuramente ci saranno grosse modifiche in tutte le aree VIP, le sezioni dei box e gli spogliatoi. Ricordiamo che gli spogliatoi sono sotterranei e la costruzione non è facile, ma c’è già un piano di miglioramento. Stabiliremo i grandi cambiamenti tra il 2023 e il 2024”, ha assicurato il numero uno del football messicano.
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