Da inappuntabile a insufficiente: Conte ora ha bisogno del miglior De Vrij

Il difensore olandese è stato tra i peggiori in campo contro Parma e Real Madrid. La difesa non regge, ed è indispensabile recuperare in fretta il gigante olandese

Pilastro, leader difensivo, giocatore di assoluta affidabilità. Stefan De Vrij dal suo arrivo all’Inter è stato la colonna portante della difesa, un giocatore imprenscindibile prima per Spalletti e poi per Conte. In questo inizio di stagione, però, il centrale olandese non è stato altezza della sua fama, soprattutto nelle ultime due gare. Svarioni, incertezze e disattenzioni che – aggiunte a quelle dei compagni di reparto – certificano le enormi difficoltà palesate dalla retroguardia nerazzurra.

MOMENTO NO

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Nella serata di Madrid serviva il vero De Vrij. Invece il nazionale olandese è stato tra i peggiori in campo insieme ad Hakimi e Vidal. L’ex Lazio era chiamato a contenere Benzema, ma soprattutto controllare e arginare Sergio Ramos sui calci piazzati. Il primo grave errore è arrivato proprio sul gol dello spagnolo, lasciato libero di colpire per il 2-0. Nel finale di gara De Vrij fa pure peggio, sbagliando l’uscita che ha portato alla rete decisiva di Rodrygo. Anche con il Parma nello scorso weekend una prestazione horror. Gervinho ha fatto il bello e il cattivo tempo, bruciando in entrambi i gol il centrale. Poca concentrazione e brillantezza da ritrovare immediatamente. Insomma, questo De Vrij è la brutta, bruttissima copia del calciatore premiato come miglior difensore dello scorso campionato.

Cambiamenti

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I numeri suonano come una sentenza. Tra Serie A e Champions League l’Inter ha subìto 15 gol. Lo scorso anno, a questo punto della stagione, le reti incassate erano 5. Chiaro segnale di quanto sia necessario cambiare qualcosa e Conte lo sa. Ma le cose e soprattutto gli uomini sono mutati rispetto a 12 mesi fa. Il tecnico nerazzurro ha disegnato un’Inter più spregiudicata, con l’inserimento in pianta stabile del trequartista dietro le due punte. E questo inevitabilmente ha inciso sugli equilibri della squadra. In più accanto a De Vrij non c’è un marcatore. Prima c’era Godin, poi ceduto al Cagliari, e Skriniar è mancato causa Covid. Come centrale di destra è stato adattato D’Ambrosio che è un esterno, stesso discorso per Kolarov, il quale deve ancora prendere confidenza nel ruolo di terzo centrale di sinistra.

Leader tecnico

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Il primo comandamento in casa Inter è ritrovare il vero De Vrij. Conte non può prescindere da lui. Esempio di equilibrio difensivo e leader tecnico capace di prendere in mano la squadra, non solo per il lavoro in difesa. Nella scorsa stagione è salito ulteriormente di livello superando Skriniar in termini di rendimento e affidabilità. La manovra spesso parte dai suoi piedi, soprattutto quando Brozovic è marcato a uomo in fase di costruzione. Un perfezionista che ha sempre curato ogni dettaglio come il suo allenatore. E poi in rosa non c’è nessuno in grado di sostituirlo. Contro il Genoa Ranocchia è stato chiamato in causa ed ha risposto presente, ma è pur sempre un rincalzo che è stato ad un passo dalla cessione. Bisogna ripartire dalla roccia olandese per blindare una difesa, finora, colabrodo.

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