Da Gyan a Diamanti, con quelli che cercano riscatto Pioli sa come si fa

Il primo colpo di bacchetta risale a quindici anni fa, quando allenare il Milan era una cometa e il presente diceva Modena, Serie B. Pioli aveva 40 anni e si ritrovò tra le mani un’aletta diciannovenne arrivata dal Ghana e di proprietà dell’Udinese. “Sarai titolare”. “Mister, io?”. Proprio lui, Asamoah Gyan. Oggi è senza squadra dopo aver girato il mondo (Inghilterra, India, Emirati, Cina). Pare che abbia perso milioni tra divorzi miliardari e Rolls Royce dorate, ma tra il 2004 e il 2006 è stato la punta di diamante di Pioli al Braglia: 15 gol in 54 partite.

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