Da Gabbia ad Hauge, i rincalzi di lusso pronti a guadagnarsi un posto

Questa sera contro il Celtic, Stefano Pioli darà fiducia ai quattro giovani che in questo mese pieno di impegni saranno utili per far rifiatare chi ha giocato di più

L’obiettivo di San Siro è compiere un passo deciso verso la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, magari centrandola matematicamente. Ma, visto che per la partita contro il Celtic Stefano Pioli sembra intenzionato a ricorrere a un parziale turnover, il match infrasettimanale può servire anche da eccellente palcoscenico per diversi giocatori, solitamente esclusi dall’undici titolare rossonero. Il calendario della squadra regala addirittura 10 partite nel prossimo mese e una prova positiva potrebbe portare a un minutaggio importante nell’intensissimo mese di dicembre. Dal subentrante cronico Krunic al canterano Gabbia, passando per il colpo di fulmine estivo Hauge e l’ultimo arrivato Dalot: per loro la posta in palio sarà doppia.

A FASI ALTERNE

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Per motivi differenti, sia Rade Krunic che Matteo Gabbia sono già stati impiegati diverse volte quest’anno. Sono ragazzi giovani ma molto talentuosi e con la maglia del Milan stanno vivendo una gavetta di lusso, dosati sapientemente da Pioli. Il difensore italiano ha già registrato 8 presenze quest’anno, tutte da titolare. Probabilmente lui stesso non se lo sarebbe aspettato, ma con le assenze di inizio stagione di Romagnoli e Musacchio si è dovuto far carico del ruolo di spalla di Kjaer e lottare con la squadra per la qualificazione in Europa League e per i primi punti in campionato. Con il ritorno di Romagnoli e la sua positività al Covid, Gabbia ha poi visto il campo solamente due volte negli ultimi due mesi: contro il Verona in campionato a inizio novembre e contro il Lilla settimana scorsa, partite entrambe pareggiate. Krunic è invece uno dei giocatori con più presenze quest’anno e ha saltato solamente due match (Rio Ave e Verona), ma le titolarità finora sono state solamente quattro, di cui tre proprio in Europa League: negli altri 10 casi è subentrato infatti a gara in corsa. Con l’unico gol all’attivo proprio all’andata in Scozia, per il bosniaco può essere una chance importante per ribadire il suo ruolo e la sua efficacia nell’economia di squadra. E magari meritarsi qualche maglia da titolare in più sulla trequarti che quest’anno sta sperimentando con continuità.

COLPI ESTIVI

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Sono diversi ovviamente gli scenari di Diogo Dalot e Jens Petter Hauge, arrivati entrambi alla fine del mercato estivo e quindi partiti ai margini della rosa per forza di cose. Il portoghese in prestito dal Manchester United sarà alla quinta titolarità consecutiva in Europa League, visto che in campionato – dove ha solo 20 minuti all’attivo in due match – è difficile per Pioli rinunciare a Theo Hernandez e Davide Calabria. Il terzino promette molto bene e questi spazi concessi dall’allenatore saranno fondamentali per continuare il processo di ambientamento e di adattamento con i compagni e con il calcio dei rossoneri. Hauge ha giocato invece una partita in più, ma è stato schierato dal primo minuto solamente nella trasferta di Lilla della settimana scorsa. In generale del norvegese si ha l’impressione che vada un po’ sgrezzato, ma la freschezza e la determinazione che offre alla causa sono risposte molto positive per un acquisto estivo scattato all’improvviso dopo l’incrocio nei preliminari di Europa League.

LE DIECI TAPPE

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Da oggi al 3 gennaio – esattamente un mese – la squadra sarà impegnata addirittura in 10 partite, per un calendario che continua a confermarsi incredibilmente fitto. Tra questi impegni ci sono appunto le ultime due giornate della fase a gironi europea, a cui si aggiungono otto turni di Serie A, tra cui i big match contro Sassuolo e Lazio. L’obiettivo sarà ovviamente fare più punti possibili per qualificarsi ai sedicesimi di finale e per arrivare alle sfide di gennaio contro Juventus e Atalanta con il sogno scudetto ancora concreto. Per Pioli sarà quindi indispensabile avere un gruppo pronto a qualsiasi evenienza ben oltre gli undici titolari e ogni chance che l’allenatore concede funge anche da casting. Stasera toccherà ai quattro giocatori citati e in palio c’è un alto posizionamento nelle gerarchie di squadra. E, non va dimenticato, ci sono anche le sorti del girone: Pioli punta su di loro, che con un’ottima prestazione potrebbero guadagnarsi benefici a lungo termine. Ciak, si gira.

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