Da Demiral a Bentancur, da Morata a CR7: fronti aperti in ogni reparto

Con l’arrivo di Allegri il mercato bianconero sta per entrare nel vivo: chi va, chi resta, ecco le opzioni

Pochi, ma decisivi ritocchi. Pare essere questa la linea di mercato che imboccherà la Juve dell’Allegri-bis, dopo i primi bilanci (consuntivi e preventivi) abbozzati con il nuovo-vecchio allenatore alla Continassa fra giovedì e venerdì. Conti alla mano, il club è orientato a non fare operazioni di restyling profondo, considerato il livello dell’organico che già si ritrova in casa e le sofferenze economiche indotte dalla pandemia. Ha dunque finora concentrato il grosso della rivoluzione ai piani alti: via Paratici e Pirlo (col suo staff), in settimana dovrebbero insediarsi ufficialmente il nuovo a.d. Maurizio Arrivabene, Federico Cherubini, già braccio destro di Paratici, e Massimiliano Allegri, con poteri allargati rispetto alla gestione esclusivamente tecnica della rosa. Vediamo, reparto per reparto, lo stato di fatto attuale e quelle che potrebbero essere le prossime mosse di mercato, sulla base delle scelte di indirizzo della società e delle aspettative del tecnico.

Difesa

—  

In difesa la certezza minima è che dovrà arrivare un nuovo portiere, dopo l’addio di Buffon. E qui si apre un doppio scenario: se la Juve opterà per Donnarumma dovrà cedere Szczesny e acquistare un vice, con Pinsoglio (il cui contratto scade il 30 giugno) che difficilmente verrebbe rinnovato, e con Antonio Donnarumma terzo portiere nonché primo dell’Under 23 bianconera. In alternativa, niente fratelli Donnarumma, il portiere polacco confermato titolare, e magari Perin in arrivo come secondo. Quanto ai difensori, Chiellini ormai praticamente certo di riconferma, Bonucci e De Ligt considerati pilastri inamovibili, con Demiral che piace ma che potrebbe anche diventare ghiotta plusvalenza ed è dunque ancora in sospeso. Nel caso di sua partenza, la Juve già pensa al giovane Nikola Milenkovic, che potrebbe arrivare dalla Fiorentina per 10 milioni.

Centrocampo

—  

Il centrocampo sarà l’anima della rivoluzione, o almeno così pare. In assenza di cessioni fruttifere, la Juve può infatti giocarsi un unico “colpo grosso”, e la scelta cadrà su un centrocampista, dopo che il reparto di mezzo è stato individuato come il più bisognoso di modifiche (e innesti). Potrebbe riprendere vigore il nome di Milinkovic-Savic (dalla Lazio, ora che con l’arrivo di Sarri qualcosa nei piani biancocelesti potrebbe cambiare), mentre d’attualità restano Locatellie Pjanic, oltre alla suggestione Florenzi e al miraggio Pogba. Il bosniaco ha due cartucce in più: un solido rapporto con Allegri, e, se arriverà, il suo ritorno avverrà attraverso uno scambio o un prestito. E dunque il costo dell’operazione sarà ridotto. In uscita può invece succedere di tutto: da Ramsey, per primo, ad Arthur, ultimo per esigenze di bilancio, nessun centrocampista ha granitiche certezze sul suo immediato futuro, tranne Chiesa e Kulusevski, additati fra i pilastri della nuova Juve. Rabiot, McKennie, Bentancur, Bernardeschi, oltre ai già citati Ramsey ed Arthur, sono appesi più ai fili del mercato che verrà (leggi opportunità favorevoli al club, magari per arrivare ai nuovi innesti) che a conclamate preferenze di Allegri e C.

Attacco

—  

In attacco, manco a dirlo, molto ruota (e non solo limitatamente al reparto) intorno alle scelte di Ronaldo, che potrebbe restare (il suo contratto scade nel 2022) o partire (in caso, il Psg appare la destinazione a ora più probabile). In ogni caso fra le priorità di Allegri c’è anche l’acquisto di un attaccante, oltre alle probabili conferme di Dybala e Morata. Da Kean a Icardi, da Vlahovic a Gabriel Jesus, molti sono i nomi che affollano gli appunti juventini. Ma sarà nell’arco della settimana che il mercato Juve entrerà nel vivo.

Precedente È Hakimi il più prezioso della serie A. E davanti alla Lu-La c'è... Successivo Bonucci: "Roma aiuterà l'Italia. Allegri? Scelta giusta per la Juve"

Lascia un commento