Da Calafiori fino a Totti jr: tutti i talenti fatti in casa della nuova Roma

Il figlio di Francesco ha ancora una lunga strada davanti, ma ci sono giocatori della Primavera già pronti per la prima squadra. La gestione Friedkin incrementerà le spese “virtuose” per il vivaio

La Primavera è il fiore all’occhiello, la rete di Calafiori è la copertina del settore giovanile, l’assist di Milanese per Pedro contro il Cluj è la prova che il materiale è buono, l’orgoglio con cui i Friedkin se ne occupano è la certezza: il vivaio della Roma, quello da cui negli anni sono usciti i campioni del mondo Totti e De Rossi, continua a macinare talenti. Se il terzino classe 2002 è la stella e non da oggi (il Psg chiese informazioni a Mino Raiola già un paio d’anni fa), sono tanti i ragazzi del vivaio su cui la Roma punta. Per monetizzare, in alcuni casi (i soli Romagnoli, Bertolacci e Aquilani hanno portato nelle casse del club 70 milioni, in passato), ma anche, se non soprattutto, per ricostruire un’identità che nessuno, a Trigoria, vuole più perdere.

I numeri

—  

Il settore giovanile della Roma, di cui Morgan De Sanctis cura Primavera, Under 18 e 17 e Bruno Conti tutte le altre categorie, costa al club tra i 12 e i 13 milioni annui. Spese “virtuose” e quindi non valide per il Fair Play finanziario (in negativo), sono destinate ad aumentare in futuro. Non perché i Friedkin, salvo eccezioni, vogliano spendere di più per i giovani, anzi, l’idea è quella di costruirli in casa, ma perché vogliono investire in formazione (la Roma ha anche un liceo sportivo a Trigoria) e strutture. Ad oggi ci sono 250 ragazzi nelle giovanili di cui 20 stranieri (altro cambio di marcia rispetto al passato). Le squadre sono 10 e il dato che fa riflettere su come la Roma cerchi di costruire il futuro in casa è rappresentato dal fatto che metà Primavera è partita dall’U10. Nel segno della continuità anche la scelta di confermare Alberto De Rossi: sembrava destinato ad una scrivania, nel momento del bisogno ha risposto ancora presente e, dopo oltre 20 anni, continua a guidare i suoi ragazzi. Ragazzi che, tra l’altro, hanno a disposizione (loro come tutti i giovani del vivaio) due psicologhe: formare i calciatori è importanti, formare gli uomini lo è ancora di più.

Stelle e stipendi

—  

Altro cambio di passo rispetto al passato è rappresentato dagli ingaggi: il tetto annuo è di 70mila euro a giocatore, le eccezioni avvengono solo quando i calciatori entrano nel giro della prima squadra con continuità. I parametri, però, devono comunque andare di pari passo al loro rendimento. Oltre a Calafiori e Milanese, ormai nel giro di Fonseca in pianta stabile, tanti sono i nomi che potrebbero avere un futuro nel professionismo: Zalewski, Feratovic, Darboe, Ciervo e il capitano Tripi in Primavera. Nell’Under 18 ci sono Persson (attaccante svedese 2003) , Pagano (centrocampista 2004, nella scuderia di Totti) , Evangelisti (difensore 2003), Volpato (centrocampista 2003 italo-australiano, anche lui con Totti) e Cassano (esterno 2003, nessuna parentela con Antonio). Scendendo di categoria su tutti ci sono Missori (2004 terzino) e Faticanti (2004 mediano) entrambi titolari nella nazionale di categoria e tra i 2005 c’è Cristian Totti. La Roma però su di lui ha sempre fatto muro, tutelandolo da paragoni e confronti che non fanno bene a nessuno. Soprattutto a lui.

Precedente "Tre gol e conquistò tutti. Hauge è un fenomeno, farà grande il Milan" Successivo L’Inter e i "talponi" di Sinisa. Juve-Toro e i grandi numeri