Da Altafini a Higuain: tutti gli “sgarbi” di mercato fra il Vesuvio e la Mole

Dal Napoli alla Juventus e viceversa: affari e “tradimenti” che hanno fatto storia. José “core ‘ngrato”, Sivori, Zoff, Ferrara fino a Gonzalo. Ora tocca a Mertens?

Di affari ce ne sono stati parecchi sull’asse Juventus-Napoli. E, quasi sempre, a guadagnarci sono stati i bianconeri. Nell’estate del 1965, stremato dalle regole di Heriberto Herrera che in una famosa intervista disse “Per me Coramini vale come Sivori”, il Cabezon decise che era venuto il momento di cambiare aria. Dopo otto anni alla Juve, scelse il Napoli che lo accolse come un re. Il comandante Achille Lauro si svenò: sborsò 70 milioni di lire e l’Avvocato Agnelli lo costrinse ad acquistare anche due motori Fiat per la sua flotta navale. Sivori era un mito per l’Avvocato: se doveva privarsene, bisognava che glielo pagassero profumatamente… Con la maglia del Napoli l’argentino formò una coppia da sogno con Altafini, ma dopo tre anni la passione svanì e proprio durante un Napoli-Juventus del dicembre 1968 Sivori fu al centro di una rissa che gli costò sei giornate di squalifica.

Josè dalla panchina

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Anche Zoff fu al centro di uno scambio tra Juve e Napoli. In questo caso i bianconeri si assicurarono il portierone nell’estate 1972 e in cambio diedero ai partenopei Gedeone Carmignani. Il casus belli più eclatante, sempre in quell’estate del 1972, fu, però, José Altafini. Dopo sette anni al Napoli, il brasiliano decise di accettare le lusinghe della Juve. Molti tifosi si ribellarono, ma non ci fu nulla da fare. Successe che nella primavera del 1975, durante una sfida-scudetto tra Juventus e Napoli, Altafini entrò dalla panchina e risolse la questione alla sua maniera: gol del 2-1. Da quel momento, per i napoletani, fu “core ‘ngrato”.

Ciro seconda giovinezza

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In tempi più recenti a far rumore ci fu il passaggio di Ciro Ferrara in bianconero. Marcello Lippi, appena diventato allenatore della Juve, lo volle per farne il perno della difesa. Il Napoli si fece versare più di 9 miliardi di lire, ma quella cessione fu dolorosa perché Ferrara rappresentava il cuore della squadra. Di fatto era un addio che testimoniava un ridimensionamento delle ambizioni del Napoli. Alla Juve, invece, Ferrara visse una seconda giovinezza e si tolse pure la soddisfazione di alzare al cielo la Champions League nel 1996.

Fenomeno Gonzalo

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Ultimo caso sotto i riflettori è quello di Gonzalo Higuain. Straordinario centravanti del Napoli, nel campionato 2015-16 realizzò la bellezza di 36 gol in 35 partite. Un fenomeno. E la Juve, di solito, i fenomeni non li lascia agli avversari. Così nell’estate del 2016 i bianconeri misero sul piatto della bilancia 90 milioni di euro e si assicurarono il Pipita. I tifosi del Napoli, ancora una volta, presero la faccenda come un vero e proprio sgarbo. Ora c’è Mertens: da Napoli, anche se oramai senza contratto, andrà davvero alla Juve?

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