Cuadrado-Hernandez o Morata-Tomori? Juve-Milan in 5 incroci

Il big match dello Stadium vivrà su duelli affascinanti e promettenti in tutte le zone del campo. Tra vecchie volpi del pallone e nuove conoscenze diventate già protagoniste

Pasotto-Taglioli

18 settembre – Milano

Juve-Milan stavolta sarà anche uno stranissimo testa-coda, anche se resta una sfida extralusso che potrebbe essere decisa dalla giocata di un singolo. I piedi buoni non mancano da una parte e dall’altra, si preannunciano sfide interessanti in tutte le zone del campo. Ne abbiamo scelte cinque.

Szczesny vs Maignan

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Arrivano da situazioni diametralmente opposte. Il polacco ha iniziato la stagione con alcuni errori marchiani, il francese in poche settimane ha allontano il più scomodo degli spettri, ovvero Donnarumma. Per Szczesny a dire la verità qualche segnale d’allarme era scattato già nella passata stagione, e si era propagato alle prestazioni agli Europei con la Polonia. Allegri ha sempre ribadito a gran voce la fiducia al suo numero 1 d’elezione, prima preferendolo in sede di mercato a Donnarumma e poi difendendolo di fronte alle difficoltà di questo primo scorcio di stagione, tanto da indicarlo sempre e comunque come titolare di cattedra. In settimana Szczesny è uscito rinfrancato dall’esordio in Champions, basterà a restituirlo più sereno ed affidabile al campionato? Maignan invece si è già impossessato del mondo Milan, con full immersion di lingua italiana e allenamenti mirati a essere il più funzionale possibile al gioco di Pioli. I risultati sono ottimi, basti pensare al gol di Diaz con la Samp, avviato da un super lancio del francese. I rigori parati sono il valore aggiunto.

Chiellini vs Giroud

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E’ la sfida tra i due grandi saggi. Il Milan davanti non ha problemi di esperienza: se non c’è Ibra, può contare su Olivier. Re Giorgio torna dopo la serata libera di Malmoe, in pieno stile John Beluschi e il suo “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. In realtà per il capitano bianconero quella col Milan non sarà la prima maglia titolare, già indossata a Napoli. Ma il segnale di Allegri è forte e chiaro: la fiducia nell’affidabilità di Chiellini è totale, così come l’esaurimento dei bonus: non c’è più spazio per fare sconti a nessuno. De Ligt compreso, visto che l’altro centrale sarà con ogni probabilità Bonucci, in un reparto a quattro. Il Covid è entrato a gamba tesa su Giroud proprio sul più bello, ovvero quando il francese stava entrando davvero in forma. L’ha rallentata, ma non azzerata e ora Olivier è segnalato in progresso. Per Torino sarà ballottaggio con Rebic, ma Giroud al momento appare favorito. Per il momento in campionato siamo a 2 gol in 179 minuti: anche Olivier, come Maignan, si sta inserendo in fretta.

Cuadrado vs Hernandez

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Un duello che certamente piacerà molto a Marcell Jacobs. La sfida dello scatto, della velocità, ma anche della tecnica. Che non manca a nessuno dei due. Il motorino colombiano si è confermato sui livelli della passata stagione: puntuale ed arrembante, deve ancora ritrovare la miglior efficacia nell’uno contro uno, ma intanto ha ampiamente confermato di essere uno dei punti cardine della squadra, per tenuta, personalità e gamba. Allegri l’ha già impiegato due volte come esterno di centrocampo e una sulla linea di difesa (e in un match era out, insieme agli altri sudamericani): col Milan ripartirà da metà campo, complice anche le non perfette condizioni di Chiesa. Poi sarà interessante vedere come l’allenatore intende co-gestirli. Theo sta vivendo un avvio di stagione un po’ in chiaroscuro, ma resta una delle colonne portanti di questa squadra. L’attaccante aggiunto, il caterpillar che sfonda i muri avversari, il percussore che cucina assist ai compagni. Con il grande orgoglio di base di essere stato finalmente chiamato da Deschamps in nazionale.

Locatelli vs Tonali

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E’ una sfida – anche – in salsa azzurra. Manuel è già (ampiamente) nel giro, Sandro per adesso si esibisce in Under 21 ma è destinato presto al salto fra i grandi. L’ex Sassuolo è in crescita e sta già dimostrando buona personalità. Ma ancora non è nel motore della Juve, anche perché il centrocampo è in piena fase di rodaggio. Dopo l’esordio al 90’ con l’Udinese e uno spezzone di gara con l’Empoli, col Napoli è arrivata la sua prima gara da titolare (al fianco di Rabiot per l’indisponibilità dei sudamericani) e col Malmoe la conferma, stavolta al fianco di Bentancur. Col Milan sono probabili la replica dello stesso impianto e nuovi passi avanti da parte di Locatelli, chiamato a riadattare le sue abitudini viste le differenze tattiche fra il gioco di Allegri e quelle di De Zerbi. Per Tonali quest’anno è tutta un’altra storia. Come un interruttore passato dall’off all’on. Luce accesa, e che luce. Quasi abbagliante, questo avvio di stagione: personalità, idee, gamba e coraggio. Il Milan sapeva che valeva la pena attenderlo ed è stato premiato. Restando su questi livelli la maglia da titolare accanto a Kessie non gliela toglie nessuno.

Morata vs Tomori

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Per risalire la classifica occorre segnare, ma per segnare occorre fare i conti con un cliente scomodo. Morata se la vedrà con Tomori, un altro che ci ha messo un battito di ciglia a inserirsi nei meccanismi rossoneri. Lo spagnolo, che nella prima giornata era stato preferito a Ronaldo nell’undici iniziale, ha giocato in tutto o in parte in ogni gara, realizzando un gol contro il Napoli e uno nel successivo match, contro il Malmoe in Champions. Pur non essendo il classico ariete d’area, è lo juventino che per caratteristiche più si avvicina al prototipo. Ora si tratta far crescere il reparto, ossia intesa e spartizione dei compiti con Dybala e/o Chiesa, nonché gli incursori dalle fasce. Perché da solo non può certo riempire l’area. Tomori è diventato assieme a Kjaer il muro rossonero, la coppia centrale ritenuta più affidabile da Pioli. Anche a Liverpool, al netto dell’autogol, è stato praticamente impeccabile. Allo Stadium l’ultima volta si è anche preso la soddisfazione di mettere la firma nello 0-3 rossonero. Il Milan ha voluto fortemente riscattarlo e ha investito per lui 28 milioni. Ben spesi.

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