Cuadrado-Allegri-Juve: le radici affondano proprio nel Chelsea

Il legame tra l’allenatore bianconero e il colombiano è solido. E inizia quando Max prese il posto di Conte e Juan giocava nei Blues…

Sostenere che Allegri deve la Juve a Cuadrado forse è un po’ troppo, ma c’è un fondo di verità. Di certo, il legame forte tra il tecnico livornese e l’esterno colombiano trova radici in tempi non sospetti, quando nessuno dei due era ancora sbarcato sotto la Mole. Arriviamo al nocciolo della questione, estate 2014: Juan (già in luce con le maglie di Udinese, Lecce e Fiorentina) viene indicato da Conte una priorità sul mercato, il suo mancato arrivo è tra i principali motivi del divorzio improvviso con il club, sicuramente l’effetto scatenante principale della decisione di andar via. Da qui l’assist per Max, seppur virtuale: l’attuale numero undici bianconero si trasferisce dalla Fiorentina al Chelsea, il tecnico si presenta a Vinovo a stagione iniziata (e tra le contestazioni dei tifosi) ma porterà la squadra allo scudetto e in finale di Champions League.

Cuadrado bianconero

—  

I tempi per Cuadrado alla Juve matureranno nell’estate successiva. Giungerà inizialmente in prestito attuale, dopo una stagione deludente con la maglia dei Blues. I bianconeri cominciano la stagione 2015/16 nel peggiore dei modi, il momento chiave della rinascita arriva all’undicesimo turno proprio con una rete del colombiano: in pieno recupero, nel derby con il Torino. In quel campionato firmerà altre tre reti pesanti, contro la Fiorentina, sua ex squadra, Frosinone e Palermo; mentre in finale di Coppa Italia col Milan, subentrando dalla panchina, confezionerà l’assist per la rete decisiva di Morata. Per Max, insomma, diventa presto fondamentale, ma sarà la volontà del giocatore a fare la differenza nell’estate 2016 una volta rientrato alla base londinese: Juan spinge per tornare alla Juve, i club trovano l’intesa sulla base di un prestito triennale all’ultimo giorno di mercato. Fino a quando diventerà a tutti gli effetti un calciatore della Signora.

Riferimento

—  

Oggi Juan è uno dei calciatori di maggior riferimento della Juventus, un senatore. Con 20 reti e soprattutto 54 assist è tra gli elementi più determinanti del ciclo super scudettato, e in chiave futura resta uno dei principali protagonisti dell’Allegri bis. Ha un contratto in scadenza ma anche un’intesa di massima per il prolungamento, ama Torino e la considera ormai una seconda casa insieme alla sua famiglia. Contro il Chelsea, per lui, è pur sempre un riscatto, ma anche un modo per riconciliarsi a quel destino incontrato con Max Allegri. Che ora difficilmente ne farebbe a meno.

Precedente Arbitri, le designazioni della 7ª giornata: Torino-Juve a Valeri Successivo Napoli, altro che turnover: per Spalletti l'Europa League è una priorità