Crotone saluta la A, ma non è tutto da buttare: per Simy e Messias stagione da incorniciare

Retrocessione aritmetica con 4 gare di anticipo. La “scossetta” di Cosmi non è bastata: 26 sconfitte e record negativo di punti. Ma adesso sugli attaccanti si scatenerà un’asta di mercato

Stavolta festeggia la big. Il Crotone retrocede in B e non ripete l’impresa di Nicola, salvo nel 2016/17 grazie a un girone di ritorno da highlander: 2 pareggi e 5 vittorie nelle ultime dieci, compreso un 2-1 all’Inter di Pioli. Doppietta di Falcinelli e nerazzurri affondati allo Scida, casa di imprese-salvezza, ma oggi niente deja-vu. Conte vince 2-0 con gol di Eriksen e Hakimi, ora gli basta giusto un punticino per vincere lo scudetto (ma può arrivare già domani in caso di passo falso dell’Atalanta). Rossoblù aritmeticamente in B però, ormai guardare gli altri non serve più. Anche se “l’uomo del fiume” era riuscito a dare una piccola scossa: solo due successi in 10 gare, è vero, ma qualche partita “alla Serse” finita col brivido (col Napoli ha perso 4-3, contro Bologna, Spezia e Lazio 3-2).

FAVOLA MESSIAS

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I nuvoloni dello Scida nascondono un paio di raggi di sole. Piccole storie, note liete, favole, come quella del brasiliano Messias. Qualche anno fa consegnava frigoriferi, viveva alla giornata nel quartiere Barriera di Torino, oggi segna in Serie A e forse ci rimarrà (8 gol e 4 assist). Lo vogliono in tanti. Stroppa e Cosmi l’hanno fatto giocare ovunque: mezzala, seconda punta, esterno a tutta fascia. Ne ha saltata solo una per squalifica. Tecnica da 10, il secondo “dribblomane” della Serie A dopo De Paul, scoperto da Ezio Rossi mentre giocava a Torino nei campionati Uisp. “Tu non puoi stare qui”, gli disse. E infatti lo portò a Casale in Eccellenza: 21 gol. Dopo Chieri e Gozzano l’ha preso il Crotone. L’anno scorso, con 6 reti e una sfilza di assist, ha trascinato la squadra in Serie A. Pupillo di Stroppa poi, il mister della promozione uscito di scena alla 24a giornata. “Junior merita tutto, la sua è una storia bellissima”. In estate si scatenerà un’asta.

L’ORO DI SIMY

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Stesso discorso per Simy, 19 gol in A dopo aver dribblato una sfilza di critiche. Etichette. “Scarso”, “scoordinato”, “senza tecnica”. Fin qui ha segnato più di Immobile, Caputo, Zapata, Ibra, Lautaro e… Martins. Sì, l’ex Inter Oba Oba, quello della capriola dopo i gol, perché Simy è il nigeriano con più reti in Serie A (29 a 28). Nelle ultime 9 giornate ha punto addirittura 12 volte. Purtroppo, però, non sono bastate. Menzioni speciali per Arkadiusz Reca, esterno a tutta fascia con qualche bonus nel c.v. (2 gol e 7 assist), e Adam Ounas, decisivo nelle vittorie contro Torino e Parma (3 reti e 4 assist).

MA QUANTI K.O.

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I raggi di sole sono finiti. Nonostante manchino ancora 4 giornate alla fine, il Crotone chiuderà l’annata con il record negativo di punti in Serie A: 34 nel 2016-17, 35 in quella successiva. Ora è a 18 e può arrivare massimo a 30. Quante sconfitte poi: ben 26. Nei due anni precedenti in A erano state 21 e 22. A questo si aggiunge anche la peggior difesa del campionato con 85 gol subiti (15 in più del Parma). Si è “salvato” solo l’attacco, 42 reti, il migliore dei club coinvolti nella lotta salvezza (almeno fin qui). Anche se alcuni k.o. sono stati pesanti: 6 gol presi dall’Inter all’andata, 5 dalla Dea, 4 da Napoli (due volte), Sassuolo, Milan, Cagliari e Genoa. Non è tutto: il Crotone ha vinto una sola volta in trasferta e ha aspettato 11 giornate per i primi tre punti (Crotone-Spezia 4-1). Una debacle. Cosmi, però, potrebbe ripartire dalla B. Il presidente Vrenna è stato chiaro: “Serse ha dimostrato di valere la categoria”. La testa è già al prossimo anno.

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