Crotone, Cosmi: “Posso dire ancora la mia. Simy? Deve giocare…”

Il Crotone dà l’arrivederci alla Serie A affrontando la Fiorentina. Ma Cosmi spiega che per molti dei suoi (e chissà, forse anche per lui), il futuro potrebbe comunque essere nella massima divisione…

Il Crotone dà l’arrivederci alla Serie A affrontando la Fiorentina. È stata una stagione complicata e Serse Cosmi, che ha sostituito Giovanni Stroppa, non è riuscito nel miracolo di far salvare la squadra calabrese. Ma il tecnico ci tiene a terminare questa annata nel miglior modo possibile. E i suoi si devono far notare, perchè il Crotone è retrocesso, ma non è mica detto che tutti quanti debbano salutare la massima serie. E questo l’allenatore in conferenza stampa lo sottolinea…

SERIE A – “Per alcuni giocatori sarà l’addio alla Serie A, per altri un arrivederci, per altri ancora soltanto una partita di passaggio… Ci sono tanti motivi individuali, ma che sommati assieme diventano anche di tutti, per salutare questa stagione nella migliore maniera possibile”. E magari crearsi un futuro altrove, perchè di qualità se n’è vista. “Simy molto probabilmente lascerà Crotone, per quello che ha fatto deve giocare in Serie A. Anche se poi il calcio non c’è solo in Italia e magari potrebbe fare il salto all’estero. Messias merita ampiamente la Serie A, Ounas dovrebbe vivere situazioni diverse. Djidji anche merita la Serie A, Reca stesso. Ma il loro destino non lo deciderò io, così come il mio…”. Cosmi sembra quasi voler lanciare un messagggio. “Io non ho sassolini nella scarpa e visto che siamo a Crotone nemmeno granelli di sabbia… Questa è una società che in poco tempo mi ha dato tantissimo e io, purtroppo o per fortuna so rendere merito a chi mi accoglie bene e mi vuole bene. Ho detto che dopo la partita farò una disamina un po’ più dettagliata di quello che è mio pensiero: vi deludo, perchè non parlerò di quello che c’è stato prima del mio arrivo, ma parlerò di quello che ho vissuto io”.

RITORNO – Di certo, Cosmi ha vissuto un ritorno in A dopo tanti anni. E la cosa gli è piaciuta eccome, al punto da sentirsi pronto a tornare nella massima divisione in pianta stabile. “Il ritorno è stato meraviglioso e per questo sarò eternamente grato alla società e a questa città, umanamente e sportivamente. Ho trovato un campionato dove sento assolutamente di poter dire la mia, l’ho detto prima e ora ne sono ancora più convinto. Ma il nostro mestiere non dipende dalle nostre sensazioni, bensì dalle scelte degli altri. In queste 14 partite avrei potuto fare qualcosa in maniera differente, ma sicuramente non avrei mai pensato che la squadra avrebbe potuto giocare con la qualità di gioco espressa in quasi tutte le partite. E in questo devo dirgli bravi, perchè abbiamo giocato a un ottimo livello. Abbiamo onorato quello che ci è stato chiesto”. E arrivederci, Serie A.

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