Cross, assist, ma anche dribbling: come Kostic può cambiare la Juve

Filip Kostic sta per arrivare alla Juventus, accompagnato da un discreto carico di aspettative alla luce del non esaltante pre-campionato dei bianconeri, ma anche della duttilità di un giocatore che potrà tornare utile a Max Allegri in più ruoli.

Kostic, il multitask che Allegri cercava

In attesa di capire se, come pare probabile, il tecnico livornese, contravvenendo alle proprie abitudini circa i nuovi acquisti, lo manderà in campo subito da titolare alla prima di campionato contro il Sassuolo, e in che ruolo, attaccante di sinistra o esterno a tutta fascia, Allegri non vede l’ora di poter mandare in campo un giocatore che ha richiesto con insistenza alla società e che potrà risolvere diversi problemi tattici.

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Bundesliga, Kostic secondo per numero di dribbling dal 2014

Se infatti la costruzione del gioco spetta per definizione a un play che agisce in mezzo al campo, Kostic è un vero e proprio regista esterno, che sbarca in Italia accompagnato dai numeri luccicanti della sua esperienza in Bundesliga: secondo i dati Opta, infatti, dal 2014, anno del suo approdo in Germania allo Stoccarda, Kostic è il giocatore che ha effettuato più cross, ben 2059, e con il maggior numero di dribbling riusciti, 426. Per quanto riguarda gli assist, dal 2014 solo un certo Thomas Muller ha fatto meglio del neo-bianconero: 109 a 58.

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Juve, Vlahovic “aspetta” Kostic

Come dire, Kostic non è solo un giocatore bravo nell’alzare la testa e scodellare palloni al centro, ma sa farlo anche con precisione e conosce anche vie alternative, magari fintando il cross per poi dribblare l’avversario, nello stretto o in spazi più larghi. Una vera e propria manna per Allegri, al quale piace come noto una Juve in grado di arrivare in porta con pochi passaggi, ma anche per Dusan Vlahovic, che con Kostic ha già un’intesa naturale affinata in nazionale e che è assetato di cross fin dal suo arrivo a Torino, senza dimenticare Angel Di Maria, che potrà solo trarre benefici dalla presenza di un “omologo” sulla fascia opposta, o comunque in una zona del campo differente, in grado di portargli via qualche avversario.

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