Croazia, il canto ustascia di Brozovic scuote i Balcani

ZAGABRIA (CROAZIA)Marcelo Brozovic nell’occhio del ciclone in Croazia: il centrocampista dell’Inter, dopo il ritorno a casa dal Mondiale qatariota ha intonato, durante un festeggiamento, alcune parti di brani del controverso cantante Marko Perkovic Thompson. In uno dei brani incriminati si usa infatti l’espressione “Za dom spremni“, “Pronto per la patria“, subito riconosciuto come il motto degli Ustascia, i nazionalisti-fascisti croati alleati dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Le immagini di Brozovic hanno inevitabilmente provocato dure reazioni nei Balcani.

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Brozovic nella bufera: il retroscena

Subito dopo i festeggiamenti per il terzo posto conquistato ai Mondiali, i giocatori si sono divisi andando in varie località. L’interista Marcelo Brozovic, insieme al difensore Dejan Lovren, dello Zenit di San Pietroburgo, si sono ritrovati a Velika Gorica (un sobborgo di Zagabria) nel caffè ‘Epic Brozo‘, di proprietà dell’interista, nel quale è stata organizzata una grande festa. L’atmosfera si è poi riscaldata poco dopo quando la band di Marko Perkovi? Thompson ha intonato “?avoglavi” e “Kninska kraljica” ma soprattutto il canto del saluto ustascia “Za dom spremni“. Un video diventato presto virale sui social ritrae, tra gli altri, Brozovic mentre canta e alza il braccio teso, tipico del saluto ustascia, suscitando numerose reazioni da parte del pubblico e degli atleti che hanno fermamente condannato l’azione del centrocampista classe 1993.

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Brozovic, il canto ustascia e il precedente post-Brasile

Aleksandar Stankovic, uno dei giornalisti più famosi in Croazia e nella regione balcanica, nonché conduttore del seguitissimo programma “Nedjeljom u 2” sulla televisione nazionale croata (Hrt), ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook in cui afferma che i calciatori croati non sono i suoi ambasciatori. “Non ho bisogno di ambasciatori che si rilassano con la canzone fascista Za dom spremni“, ha scritto il giornalista. Brozovic e Lovren non hanno replicato, ne sono apparsi in pubblico dal momento della pubblicazione del video. Un episodio che alimenta ulteriormente laa polemica nei Balcani: alcuni giorni fa aveva suscitato feroci polemiche un altro video, pubblicato dal ritiro della nazionale croata in Qatar. Mentre la squadra festeggiava la vittoria ai rigori contro il Brasile che era valsa la qualificazione alla semifinale, i giocatori del ct Dalic avevano intonato un’altra canzone di Thompson, stavolta inneggiante alla Repubblica croata di Bosnia, i cui dirigenti sono stati condannati per eccidi etnici. 

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