Critiche, lamentele, battibecchi: Germania, tutti contro Sané

L’esterno del Bayern nel mirino in patria: “Con lui Guardiola si è rassegnato”, sostiene addirittura qualcuno. E quante ramanzine da Rummenigge

È il protagonista, ma si ritrova nella storia sbagliata. Tre anni fa, in occasione dei Mondiali in Russia, fece scalpore la decisione di Löw di non convocare Leroy Sané. Il classe 1996, all’epoca, veniva considerato uno dei più grandi talenti del calcio tedesco. Ora, alla vigilia dell’Europeo, Sané è in nazionale, ma non ha ancora fatto il salto che in molti si aspettavano da lui. Non è decisivo, non è leader.

Polemiche

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A dicembre, durante la partita di campionato con il Leverkusen, Flick lo fece entrare in campo al posto dell’infortunato Coman, per poi toglierlo dopo soli 36 minuti di gioco: “Dio gli ha dato un grande talento – affermò Rummenigge a fine incontro – credo però che non abbia ancora interiorizzato il gene del Bayern. Abbiamo fatto di tutto per prenderlo. Stimoliamo ogni calciatore, ma pretendiamo anche. Deve anche avere l’ambizione di raggiungere i propri limiti. Se ci sarà bisogno gli daremo qualche calcio nel sedere”. Ora lo criticano pure in nazionale: “Per me, fino adesso, ha fatto troppo poco – ha detto Markus Babbel, che con la Germania ha vinto l’Europeo del 1996 – l’ho visto giocare al City e lì faceva la differenza. Al Bayern però non ci è ancora riuscito, al contrario. Per me incide troppo poco sul gioco. Vedi il potenziale, speri possa esplodere, ma non esplode. Deve migliorare di testa”. Durante l’ultima amichevole contro la Danimarca ha fatto discutere un battibecco che Sané ha avuto in campo con Kimmich, che lo ha ripreso perché “stai sempre a lamentarti, smettila”. Anche Mario Basler è stato duro: “Con le potenzialità che ha, fa troppo poco”. Nei salotti televisivi tedeschi alcuni giornalisti ipotizzano addirittura che “Guardiola si sia arreso” con Sané, capendo che non sarebbe mai davvero esploso: “Altrimenti ora non sarebbe al Bayern”. Doveva diventare il leader della nazionale e non ci sta riuscendo. E a tre anni di distanza tutti parlano ancora di lui. Ma è il protagonista della storia sbagliata.

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