Cristiano Ronaldo e il rientro in Italia: ecco le regole

Dunque, Ronaldo ora resterà in isolamento – meglio ancora: periodo di guarigione – presso la Ciudade de Futebol della Federcalcio portoghese a Lisbona. Era circolata notizia, a caldo, che avesse preso in esame anche l’eventualità di partire subito e osservare tale periodo in Italia, ma in realtà l’ingresso nel Paese non è formalmente ammesso a chi sia già contagiato se non per comprovate esigenze sanitarie. Una volta negativizzatosi, però, CR7 non avrà alcun problema a rientrare nel territorio italiano: sarà sufficiente produrre l’autocertificazione da consegnare alle Asl e l’attaccante potrà riprendere la sua quotidianità.

Periodo di quarantena ridotto a 10 giorni

Il Portogallo, peraltro, non è tra i Paesi attenzionati e, anche secondo il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – in vigore da oggi – chi vi è stato non deve sottoporsi a isolamento. Nuovo DPCM che oltretutto, lo ricordiamo, riduce da 14 a 10 giorni il periodo di quarantena e sancisce che per i positivi sarà necessario un solo tampone in uscita (non più il doppio tampone). Paulo Dybala – uno dei primi bianconeri positivi, a fine marzo, insieme con Rugani e Matuidi – aveva impiegato addirittura un mese e mezzo per ottenere l’ultimo, definitivo, tampone negativo.

Precedente Il calcio vuole tornare grande: i piccoli calcoli sono finiti

Lascia un commento