Cremonese in Serie A: un pezzo di Juve promossa, da Fagioli a Zanimacchia

Non c’era solo una Juve che piangeva sulle occasioni sprecate ieri, quella sconfitta 2-1 a Genova dal Genoa, ma anche alcuni pezzi di Juve che festeggiavano. Stiamo parlando di Fagioli e Zanimacchia, arrivati in prestito alla Cremonese l’estate scorsa e promossi in Serie A grazie alla vittoria di Como. Aggiungiamoci Rafia, arrivato a gennaio, e un ex bianconero come Pecchia in panchina, e capiremo come questa squadra avesse un cuore Juve all’interno. Fagioli in particolare ha disputato un campionato di serie B da assoluto protagonista.

Fagioli e Zanimacchia: dal vivaio Juve alla promozione

Nicolò Fagioli, classe 2001, è un centrocampista centrale, all’occorrenza anche trequartista, che in questa stagione ha segnato tre reti e fornito sette assist. È anche nazionale nell’Under 21 e più volte si è parlato di lui quest’anno. Molti lo avrebbero voluto vedere già aggregato alla prima squadra in pianta stabile visti i problemi a centrocampo della Juve. Dovrebbe tornare in bianconero a fine giugno, alla scadenza del prestito, a meno che non si decida di lasciarlo un altro anno alla Cremonese per farsi le ossa, da presumibile titolare, in serie A. Luca Zanimacchia è invece un’ala destra, che può giocare anche dall’altra parte o addirittura da punta centrale. In 36 presenze, ha segnato otto gol e fornito sei assist. È una classe 1998, arrivato dalla Juve Under 23. Come per Fagioli, anche lui è in bilico tra il ritorno a Torino e la permanenza un altro anno a Cremona. Infine, c’è Hamza Rafia, l’ultimo arrivato: da gennaio ha giocato 12 partite in grigiorosso. Il ruolo naturale è quello di trequartista, è un classe 1999, ha vestito la maglia della Juve Under 23 prima del trasferimento in prestito.

Cremonese: anche Pecchia è un ex Juve

Arriviamo infine all’allenatore. Fabio Pecchia, da giocatore, ha vestito la maglia della Juve. Non solo: ha allenato pure la Juve Under 23. In bianconero, ha disputato una sola stagione da giocatore, nel 1997-1998, con 21 presenze e una rete. Da tecnico, invece, ha fatto un altro anno a Torino, nel 2019-2020, poi un anno sabbatico e quindi l’approdo a Cremona dove ha subito conquistato la storica promozione in serie A. In carriera, è stato anche vice allenatore nel Napoli e nel Real Madrid. E capo allenatore a Verona tra il 2016 e il 2018.

Juve–Cremonese: asse caldo, tra Vialli, Cabrini e Rampulla

Quello tra Juve e Cremonese è un asse particolarmente caldo. Spesso ci sono stati trasferimenti di giocatori, dalla Lombardia a Torino. I due casi più noti sono quelli di Gianluca Vialli e Michelangelo Rampulla. Anche se il primo è stato lungamente a Genova, con la Sampdoria, prima di approdare in bianconero. Dal 1980 al 1984 aveva vestito il grigiorosso, poi la lunga e gloriosa carriera con i blucerchiati e gli altrettanto fortunati anni in bianconero, con lo scudetto e la Champions League. Michelangelo Rampulla, invece, dal 1985 al 1992 ha difeso i pali della Cremonese prima di passare alla Juve, in cui è rimasto ben dieci anni, facendo prevalentemente il ‘secondo’. Alla Juve ha anche allenato i portieri dopo la fine della carriera. Un altro campionissimo che ha fatto il salto Cremona – Torino, passando però prima dall’Atalanta, è Antonio Cabrini. Dal 1973 al 1975, agli esordi, giocava da ala sinistra nella Cremonese, poi il passaggio ai nerazzurri da cui la Juve lo preleverà ancora molto giovane nel 1979. Nel 1982, con la maglia della Nazionale italiana, si laureerà campione del mondo.

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