Covid, Sarri: “Lockdown? Allora sia per tutti, non solo per il calcio”

Il tecnico della Lazio sull’ipotesi di stop al pubblico negli stadi: “Spero non si arrivi a ciò, perché fa passare la voglia anche a chi ha grande passione per il calcio come me”

La visita alla capolista Inter nel momento più delicato. La Lazio affronta domani a San Siro la squadra più forte del campionato (e con l’attacco migliore) senza il suo difensore più forte, Acerbi, e dopo una partita (quella con l’Empoli) in cui la fase difensiva ha nuovamente creato numerosi problemi. “Dovremo fare una partita estremamente coraggiosa – avverte Maurizio Sarri -. Affrontiamo nel suo stadio una squadra fortissima che ha dei numeri straordinari. Servirà una prova di spessore, senza retropensieri”. I numeri della Lazio dicono invece che davanti la formazione biancoceleste è da Champions (terzo attacco, dopo Inter e Milan), mentre dietro è da retrocessione (quintultima difesa del campionato). Qual è il vero volto della Lazio? “Per il momento – si rammarica il tecnico – sono veri entrambi. Mi spiace solo che i risultati ottenuti, come il pari con l’Empoli, inficino delle prestazioni di grandissima qualità”. Gia, ma se la fase difensiva continua a latitare il problema è destinato a restare irrisolto. “Facciamo troppi errori – ammette Sarri – sia individuali sia collettivi. Ovviamente la questione non riguarda solo i quattro difensori, ma la squadra nel suo insieme”.

Le scelte

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A San Siro Sarri dovrà rinunciare ad Acerbi, che è alle prese con uno stiramento a una coscia. Potrebbe rimpiazzarlo Patric, come nella gara di andata con l’Inter (allora Acerbi era squalificato) oppure Radu, ma potrebbe anche essere arretrato Leiva come difensore centrale. “In quel ruolo il brasiliano ci ha giocato per un anno in Premier con il Liverpool, può farlo anche alla Lazio”, rivela il tecnico. A centrocampo Basic potrebbe essere preferito a Luis Alberto (“il croato ha avuto un problema nei giorni scorsi, ma ora sta meglio”) e sulle corsie esterne dell’attacco ci sono due posti per tre: Felipe Anderson, Zaccagni e Pedro. Sarri lancia Anderson che all’andata fu protagonista del gol contestato dai nerazzurri (perché la Lazio non buttò la palla fuori nonostante ci fosse Dimarco a terra): “Felipe è un giocatore straordinario che ogni tanto ha qualche pausa. Ma in allenamento negli ultimi giorni mi è parso al 100 per cento, mentalmente e fisicamente”.

Covid

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Sarri ha poi parlato del momento difficile generale relativo alla pandemia. “Se la pandemia si considera pericolosa allora il lockdown deve essere non solo calcistico. Al contrario, se si considera il virus come un’influenza allora la cosa è diversa. Io spero non si arrivi di nuovo agli stadi chiusi perché ti fa passare la voglia anche a chi ha grande passione per il calcio come me”.

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