Covid, quando Bellugi disse: "Massima attenzione, a chi nega dico…"

Il calcio italiano ricorderà Mauro Bellugi con un minuto di silenzio su tutti i campi di Serie A. Stamattina l’ex difensore di Inter, Bologna, Napoli, Pistoiese e della Nazionale è morto a 71 anni presso l’ospedale Niguarda di Milano in seguito a un’infezione. Nello scorso dicembre aveva subito l’amputazione di entrambe le gambe per complicazioni legate al Coronavirus. Dopo quest’operazione aveva parlato proprio della pandemia in atto, esortando a non abbassare mai la guardia.

Bellugi sul Covid: “Massima attenzione, a me non è venuto solo un raffreddore…”

Reduce dall’amputazione a entrambe le gambe, l’ex difensore della Nazionale e dell’Inter, Mauro Bellugi, provava a guardare oltre: “Quando penso alla mia situazione ancora mi emoziono – raccontò a Radio Anch’io lo Sport – però, è successo quel che è successo e bisogna risolvere questa cosa con pazienza: dovrò essere più tosto di quando andavo in campo. Questa è la realtà. È dura, però non posso mollare, perché ho i miei cari e devo fare di tutto per tornare a casa. Sul Coronavirus, che gli ha provocato le complicazioni più gravi per il suo malanno, Bellugi lanciò un appello: Non si scherzi sul virus, malgrado alcune persone siano guarite. Ci sia massima attenzione. Io ho sempre fatto attenzione, ma forse mi sono distratto un attimo, è stato un momento, ma non mi è venuto un raffreddore, mi hanno tagliato le gambe. A chi nega tutto, dico: non scherziamo“.

Bellugi: "Quando Pelè disse a Corso..."

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Bellugi: “Quando Pelè disse a Corso…”

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