Covid, nuovi fondi, forze fresche: così Suning cerca risorse Usa per l’Inter

La proprietà nerazzurra è costretta all’austerity da Pechino e dalla contrazione dell’economia e, nel rifinanziare il bond da 375 milioni, sta cercando un nuovo partner di minoranza. La vicenda è slegata dalla trattativa per il main sponsor

Come è possibile che un colosso come Suning non possa investire altri soldi nell’Inter e addirittura starebbe cercando nuove risorse attraverso un socio di minoranza che sostituisca (o affianchi) LionRock Capital, ora al 31,05% del pacchetto nerazzurro? La risposta parte da quelle cinque maledette lettere che stanno rovinando la vita di tutti noi: Covid. La pandemia ha portato a una contrazione dell’economia mondiale e anche il calcio è in ginocchio. Ma la pandemia è partita proprio dalla Cina e -ancorché combattuta con efficacia in uno stato semi militare – ha messo in ginocchio anche la crescita di Pechino. L’input rinnovato dal Governo è dunque quello di abbassare l’asticella degli investimenti delle aziende cinesi all’estero, soprattutto nel calcio.

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