Covid, errori e infezioni. La Juve ha smarrito la sua Joya

Una recidiva alle vie urinarie è l’ultimo guaio del 2020 di Dybala. La sosta servirà al dieci per curarsi e ritrovare la forma

Paulo Dybala ha trascorso la notte post Lazio-Juventus insonne: all’errore (che ha causato la rimessa da cui è nato il pari) si è aggiunto il dolore provocato da una brutta infezione alle vie urinarie, una recidiva dopo quella che aveva avuto un mese fa in nazionale e che lo ha spinto a rinunciare alla nuova convocazione. Come dice la legge di Murphy, se qualcosa può andare storto, lo farà.

Il 2020 non è stato facile tra Covid, infortunio di fine campionato, le solite voci estive di cessione, il rinnovo di contratto (che scade nel 2022) in stand by. Il gol e mezzo segnato in Champions (autogol procurato) è stato l’unico lampo di un avvio con più ombre che luci, dovuto anche all’ottima forma di Morata, cui in questo momento pare impossibile soffiare il posto da titolare accanto a Ronaldo. La sosta gli servirà per curarsi e per ritrovare la forma ma anche per uscire da una zona grigia in cui non si sente affatto a suo agio. Paulo ha bisogno di tornare a essere il diez dal tocco magico, quello che incanta, diverte e si diverte in campo. E la Juventus ha bisogno anche di lui per lottare per lo scudetto, come dimostrano i numeri di una partenza lenta in campionato rispetto alle precedenti stagioni.

Nonostante la cura a base di antibiotici, Dybala in questo mese non si è mai sentito veramente a posto, tanto da spingere la Juve a fare nuovi esami già la scorsa settimana: inevitabile che la condizione atletica ne abbia risentito. Domenica mattina il dolore alle vie urinarie si è ripresentato, diventando ora dopo ora più intenso, per questo l’argentino ha preferito restare a Torino, dove ha già iniziato a fare altri controlli per individuare il batterio responsabile dell’infezione.

OPERAZIONE RECUPERO

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Nel calcio si dimentica tutto in fretta, i numeri però restano: Dybala ha segnato 96 gol in 234 partite e ha chiuso il 2019-20, nonostante il Covid, da Mvp della Serie A. A 26 anni è un patrimonio del club e recuperarlo è una necessità anche per la Juventus: perché ne ha bisogno nell’immediato (al di là delle sue qualità, è l’unica alternativa di ruolo in attacco a Ronaldo e Morata e con il tour de force che attende i bianconeri dopo la sosta ci sarà bisogno di tutti) e perché se anche volesse rimetterlo sul mercato sarebbe più facile e vantaggioso piazzarlo dopo una buona stagione che dopo un’annata no.

CONSIGLI E FIDUCIA

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Paulo ieri si è preso una pausa dai social (i tifosi non perdonano) e ha trovato conforto nella chiacchierata d’auguri a Del Piero (che ha compiuto 46 anni), uno che ha sempre saputo rialzarsi alla grande dopo una caduta. Dybala farà riposo assoluto per i prossimi 3 giorni, in attesa di capire se giovedì potrà tornare alla Continassa per allenarsi con gli altri. Parlerà con Andrea Pirlo, perché mai come in questo momento ha bisogno di sentire la fiducia, e poi si metterà a lavorare a testa bassa: il 2020 adesso appare cupo ma c’è ancora tempo per colorare il finale.

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