Costa poco, doti giuste: Giroud piano B della Juve se si complica Dzeko

Con la trattativa per il bosniaco tenuta in sospeso da Milik, Paratici tiene viva la strada che porta al centravanti della Francia , in scadenza con il Chelsea. Dove in Premier non brilla più, ma in Coppa…

La Juve ha deciso: la prima scelta per l’attacco è Edin Dzeko. Ma l’attesa dell’ultima tessera mancante per chiudere l’affare sul triangolo Torino-Roma-Napoli, ovvero il sì di Arek Milik al trasferimento nella capitale, obbliga Paratici a tenersi pronta un’alternativa per ogni evenienza. Un’alternativa coerente con la prima scelta. Tra i candidati dell’estate del casting bianconero per il “9” da dare a Cristiano Ronaldo, il piano B della Juventus si chiama Olivier Giroud.

Buon affare

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Il 33enne centravanti mancino della nazionale francese campione del mondo ha ancora un anno rimanente dell’accordo che lo lega al Chelsea dal gennaio 2018, quando arrivò dopo cinque anni e mezzo all’Arsenal in cui ha vinto tre volte il Community Shield e tre volte la Coppa d’Inghilterra. Una situazione contrattuale che lo mette naturalmente in vetrina, tanto che nell’esordio in campionato a Brighton è rimasto in panchina, finito nel mirino nei mesi scorsi di più di una big italiana in cerca di una certezza per l’attacco, dall’Inter alla Lazio. A favore di Giroud anche le condizioni con cui può arrivare: con 5 milioni si libera dai Blues, dove ha vinto la Coppa d’Inghilterra con Conte e l’Europa League con Sarri, vecchie ma non vecchissime conoscenze bianconere, ma dove ora si trova davanti uno dei colpi dell’estate del Chelsea, Timo Werner.

Gli incastri tecnici

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E così come Dzeko ha caratteristiche ideali da affiancare a Cristiano Ronaldo, anche ipotizzando un tridente con Dybala, pure il profilo di Giroud – seppur a un livello più basso – sembra fatto dal sarto. Lo dice il vissuto con la Francia di fianco a un attaccante come Griezmann (e un altro come Mbappé). È evidente, i nomi di Suarez e Dzeko toccano altre corde nell’entusiasmo dei tifosi: nelle ultime tre edizioni di Premier ha segnato 17 gol in tutto. Ma nell’Europa League vinta non più tardi di un anno e mezzo fa fu il grande protagonista della cavalcata di Sarri, con 11 gol e 5 assist in 14 partite. Bello di notte.

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