Cosa manca all’Atalanta per fare il salto scudetto?

Ha battuto la capolista e arriva da due terzi posti in campionato. Gasperini non vuole parlare di tricolore, ma se perde meno punti con le piccole e trova dei cambi per Ilicic e Pessina ha un’occasione davvero unica

È innegabile che da quando è iniziata l’era Gasperini, stagione 2016-17, l’Atalanta sia entrata nell’eccellenza del calcio italiano. Al quarto e settimo posto con accesso ai preliminari europei hanno fatto seguito i due terzi posti da Champions nelle annate più recenti, con miglioramenti concreti anche nei tornei, vedi la finale di Coppa Italia nel 2019 e i quarti di Champions League, lo scorso agosto.

La spinta tecnica, tattica e motivazionale dell’allenatore non si è ancora esaurita e il prossimo passo porta molto vicino a quella parola che lui non vuole nominare, ma che l’ambiente non può evitare: scudetto. L’Atalanta è in grado di compiere un ulteriore salto di qualità?

Lo spettacolo

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Vista la partita contro il Milan, etichettata come la migliore dell’era gasperiniana, si potrebbe rispondere in maniera affermativa. Spettacolo, carattere, gioco, superiorità tattica e fisica sono le virtù ammirate sabato a San Siro. Il fatto inedito di aver battuto una capolista è già in sé un indicatore di potenza, ma il modo con cui è stata timbrata la vittoria aumenta le consapevolezze. Altro fattore che spinge per il sì: i nerazzurri hanno girato a 36 punti, il miglior bottino della loro storia, ma fermando la prima in classifica hanno anche tenuta bassa la quota del titolo d’inverno. I 43 punti del Milan sono cinque in meno rispetto a quelli della Juve nel 2020 e addirittura dieci in meno se guardiamo il 2019, sempre con i bianconeri davanti. Significa che il tetto del campionato non è così lontano e un folto gruppo può salirci più agevolmente. L’Atalanta fa parte della compagnia e ha quasi dimezzato le 13 lunghezze dal leader accusate nel 2020.

Gli impegni

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Altra prospettiva da considerare: la fase autunnale della Champions ha tolto energie al campionato, non è mai stata così compressa, con le sei partite in un mese e mezzo a blocchi di tre consecutive ogni settimana. Augurando il massimo a Gasp, i sei match per l’accesso alla finale del 29 maggio saranno distribuiti su tre mesi e con frequenze allungate. Ma restando agli ottavi contro il Real Madrid, sono in calendario il 24 febbraio e il 16 marzo. La stessa Coppa Italia avrà designato le finaliste entro il 10 febbraio. Insomma la primavera sarà più sgombra: inoltre alcuni sostituti, vedi Maehle, si stanno rivelando adatti al contesto, ciò permetterà all’allenatore rotazioni meno preoccupate o sperimentali. Diverse pedine, soprattutto sugli esterni (Mojica e Piccini hanno già lasciato Bergamo, Depaoli è ai margini) non hanno trovato la sintonia giusta: nelle incertezze autunnali (tre k.o. e un pari tra la 4a e la 10a giornata) queste difficoltà erano affiorate.

Come migliorare

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Esaminati pregi e cause di alcuni passaggi a vuoto, all’Atalanta servirà più continuità contro le squadre che “non fanno giocare”, vedi i due pareggi prima del Milan, contro Genoa e Udinese che da tempo non sono più nella fascia dei bergamaschi. Soluzioni calcistiche che riguardano un vice Ilicic, in modo da sostenere l’attacco anche in giornate in cui lo sloveno ha la luna storta. In casa ci sono Malinovskyi e Miranchuk (serve più continuità), ma anche uno sguardo sul mercato potrebbe essere interessante. Sarà anche importante il recupero di Pasalic, per poter far respirare Pessina oppure dare il cambio a De Roon o Freuler. La fase difensiva è più stabile con la doppia funzione del trequartista ex Verona che si è imposto dopo le turbolenze con Gomez. Nelle ultime sei partite, i nerazzurri non hanno preso gol tre volte e le reti incassate nelle altre sono state solo tre. Le gare senza k.o. sono 13

Le sfide

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A Gasperini piacciono e quella con il Real Madrid potrebbe portare effervescenza al di là dell’esito finale. Così come i suoi gironi di ritorno sono sempre più redditizi dell’andata. Per restare agli ultimi due anni, in modo da collocare nello spazio molti giocatori attuali, l’Atalanta si è migliorata di 8 punti nel 2020 e di 13 in quello precedente. “Non voglio parlare di scudetto, almeno fino alla 25ª 26ª giornata” ha detto l’altra sera Gasp. La prossima sarà la numero 20, manca poco anche per vedere se l’Atalanta farà cambiare idea al suo allenatore.

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