Così il Lipsia scuote la Bundesliga e fa tremare Ancelotti

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Così il Lipsia scuote la Bundesliga e fa tremare Ancelotti
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La scalata della neopromossa di proprietà della Red Bull, ora in vetta da sola alla classifica, fa discutere in Germania. Sale l’attesa tra i tifosi per la super sfida al Bayern Monaco del 21 dicembre

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La scalata della neopromossa di proprietà della Red Bull, ora in vetta da sola alla classifica, fa discutere in Germania. Sale l’attesa tra i tifosi per la super sfida al Bayern Monaco del 21 dicembre

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ROMA – Una sferzata di energia piomba sulla Bundesliga. Proprio come la sua famosa bevanda, la multinazionale austriaca Red Bull scuote il campionato tedesco e agita le notti di Carlo Ancelotti.

IL SORPASSO E LA SUPER SFIDA – Il suo Bayern Monaco (impegnato alle 18 in Champions League contro il Rostov) è stato superato in classifica dalla neopromossa RB Lipsia, di proprietà della Red Bull, che in poco tempo ha rubato le copertine come squadra rivelazione d’Europa al Leicester. Il campionato è ancora lungo ma i tifosi dei ragazzi di Hasenhüttl già sognano il Natale perfetto. Il 21 dicembre è in programma la super sfida in casa dei campioni di Germania. I 7.500 biglietti del settore ospiti all’Allianz Arena sono stati polverizzati in poche ore. Carletto trema anche perché è già stato beffato da una mina vagante al suo primo anno in Ligue 1, quando il Psg si fece sfilare il titolo dal Montpellier. Il bis con la corazzata tedesca di Robben e compagni avrebbe del clamoroso e già solletica gli scommettitori.

ANCELOTTI NEL MIRINO

SOGNO O INCUBO? – All’undicesima giornata di campionato, i numeri del Lipsia sono da favola. La squadra dell’Est della Germania non ha mai subito sconfitte ed in sette anni è passata dalla quinta serie al vertice della Bundesliga con la sua rosa da 82 milioni di euro, davanti a quella del Bayern che ne vale quasi 600. Tutto straordinario e bellissimo se non fosse per due semplici lettere, quella RB che sta per “Rasenballsport” (“sport della palla prato”) ma è un evidente richiamo alla Red Bull. La multinazionale ha rilevato la società del Markranstadt nel 2009 e ne ha costruito dal nulla, passo dopo passo, la sua ascesa. Irresistibile fino a qui ma subito etichettata dalla maggior parte dei tedeschi come “operazione di marketing”, espressione di un calcio commerciale senza storia né poesia.

MARKETING VS TRADIZIONE – E’ questa la macchia che i fan della tradizione del calcio tedesco non hanno mai perdonato ai nuovi arrivati. Plateali le proteste da parte delle tifoserie avversarie. Come quella di un centinaio di supporter del Colonia che lo scorso settembre ha bloccato l’acceso dei giocatori allo stadio con striscioni di questo calibro: “I soldi uccidono”. Ancora più forte il gesto dei tifosi della Dinamo Dresda, poi multati, che al primo turno della Coppa di Germania, hanno accolto i loro “vicini” lanciando in campo una testa di toro (il toro è il simbolo della multinazionale).

LA BUNDESLIGA SI FA PIU’ BELLA

VARDY? NO, GRAZIE – Il Lipsia sembra non curarsene e va avanti per la sua strada. «Il rispetto lo guadagneremo continuando a giocare con coraggio e forza di volontà», ha spiegato il difensore Marvin Compper. La scalata della Red Bull al calcio tedesco procede implacabile e passa anche dalla valorizzazione dei giovani. L’età media della squadra è la più bassa di tutta la Bundesliga (23,9) e sul mercato gli over 23 sono banditi. Anche Jamie Vardy, due anni fa, prima di diventare l’eroe di Leicester, è stato cortesemente rifiutato perché troppo anziano con i suoi 27 anni. Ogni favola ha le sue regole.

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