Correa tra Kakà, mate, dieta proteica e la (presunta) nuova fiamma: i suoi segreti

Tutto quello che devi sapere su Joaquín Correa detto El Tucu, (prossimo) nuovo calciatore dell’Inter: dalla fidanzata Tini Stoessel ai suoi gusti nella vita privata

Il gossip, per ora, lo ha lasciato tra Miami e l’Argentina, dove dicono che sia fidanzato con Tini Stoessel, cantante e attrice, nota soprattutto per essere stata l’interprete di “Violetta”. Per il momento nella vita del Tucu Correa c’è solo il calcio, con il trasferimento all’Inter che rappresenterà una nuova tappa della sua carriera. Saluterà i punti di riferimento romani (la macelleria a Cento Celle che gli consegna la carne a casa, il parrucchiere a via Flaminia, i ristoranti a Ponte Milvio) per averne di nuovi a Milano. Con una certezza, di fondo: la famiglia.

L’IDOLO KAKÀ

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È la famiglia che lo ha sostenuto quando, da piccolo argentino, sognava di sfondare nel calcio e aveva come idolo un brasiliano, Kakà, ed è sempre che la famiglia che lo raggiunge in Europa appena possibile, soprattutto da quando è finita la storia con l’ex fidanzata Desirè Cordero. Correa ha sofferto molto il lockdown, con tutti i suoi cari in Argentina, ma è stata anche l’esperienza che più lo ha fatto crescere.

LE SUE PASSIONI

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Amante del mate, che beve tre o quattro volte al giorno, dell’asado, si diverte a fare la spesa in prima persona e segue alla lettera tutti i consigli di mamma Rosy. In Italia mangia pasta quasi tutti i giorni, beve sempre il caffè dopo i pasti (“abitudine che non avevo in Argentina”) e si rilassa spesso alla PlayStation. Ogni tanto torna anche ad una delle sue antiche passioni: il tennis. Il “Tucu” o anche il “Flaco”, come lo chiamano gli amici più stretti, da piccolo era appassionato della racchetta ma il padre di disse di scegliere tra quella o il calcio, visto che non potevano permettersi entrambi e il tennis era troppo caro. Scelta, evidentemente, fatta. E anche giusta. Per la gioia di mamma (“la donna della mia vita”), papà (“si alzava alle 4 per noi”) e fratelli.

IL SUO ALLENAMENTO

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Ad aiutarlo a Roma, come già a Siviglia, un amico personal trainer che è diventato una presenza costante nella sua vita: Juan Pablo Dip. I due si conoscono da quando erano ragazzini, lui lo ha aiutato a risolvere in Spagna i problemi di pubalgia e oggi lo prepara sempre agli allenamenti attraverso una scala piramidale basata su tre principi: mobilità, stabilità e potenza. Di base, nei periodi di scarico, Correa si divide tra dieta proteica, allenamento e riposo, nei periodi di maggior carico aumentano invece i carboidrati. “Il segreto di Joaquin è che ha la testa da calciatore”, ha detto Juan Pablo Dip qualche tempo fa. Per questo ha accettato di lasciare tutto e seguirlo: Siviglia e Roma, adesso Milano. Senza gossip, senza rumors, solo con il lavoro, i suoi due cani e il suo staff di fiducia, Correa aspetta solo di iniziare la sua nuova avventura.

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