Coppa Italia, Lazio-Genoa 4-2: decisivi Immobile e Milinkovic, ai quarti c'è l'Inter

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Coppa Italia, Lazio-Genoa 4-2: decisivi Immobile e Milinkovic, ai quarti c'è l'Inter
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La squadra di Inzaghi domina in avvio e viene ripresa, poi nella ripresa entrano i big e firmano il successo da dedicare a Re Cecconi

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La squadra di Inzaghi domina in avvio e viene ripresa, poi nella ripresa entrano i big e firmano il successo da dedicare a Re Cecconi

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ROMA – Una Lazio a corrente alternata batte per 4-2 il Genoa all’Olimpico, centra un successo da dedicare a Luciano Re Cecconi a 40 anni esatti dalla sua tragica morte e stacca il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, dove troverà l’Inter. Simone Inzaghi lascia a riposo qualche titolare in vista del ‘lunch match’ di domenica mattina allo Juventus Stadium: davanti nel 4-3-3 c’è Djordjevic affiancato da Lombardi e Felipe Anderson, con Biglia regista e Parolo e Lulic ai suoi fianchi, mentre in difesa davanti al baby Strakosha è Wallace-Hoedt la coppia centrale e Patric-Lukaku quella dei terzini. Dall’altra parte Juric schiera i suoi con il 3-4-3 e in attacco ad affiancare il ‘nuovo’ centravanti Pinilla sono l’argentino Ocampos e l’ex di turno Pandev.

EMOZIONI E GOL – Turbinio di emozioni nei primi 45′, con la Lazio che parte meglio, è padrona del campo e ci prova subito da fuori con Parolo murato però in corner. La supremazia biancoceleste trova sbocco al 20′, quando un’azione orchestrata da Felipe Anderson, Biglia e Lulic porta il brasiliano a servire Djordjevic (partente in attesa di un’offerta), abile a superare Lamanna in uscita con un borbido tocco sotto. La Lazio dilaga e un minuto dopo è Lombardi a sfiorare il bis con un rasoterra incrociato a fil di palo. Il monologo laziale non sembra avere soluzione di continuità e al 27′, dopo uno scambio con Lombardi, Patric premia l’inserimento di Djordjevic steso in area da Orban: Damato assegna il rigore ma Lamanna ipnotizza Felipe Anderson e blocca in tuffo sulla sua sinistra. La squadra di Inzaghi non alza il piede dall’acceleratore e, dopo una bella volée di Pandev che mette i brividi a Strakosha sfiorando l’incrocio, passa di nuovo alla mezz’ora sugli sviluppi di un corner: Hoedt raccoglie l’appoggio di Patric e con il sinistro dal limite trova l’angolino giusto per il 2-0. Al 37′ poi è ancora un super Lamanna a fermare Lombardi lanciato da Parolo. A quel punto però cambia la gara e in cinque minuti il Genoa fa quello che la Lazio ha fatto quasi in un tempo intero: prima accorcia le distanze con un delizioso sinistro a giro di Pinilla e poi pareggia con Pandev, che su un tiro di Laxalt si ritrova la palla tra i piedi e non lascia scampo a Strakosha.

CI PENSANO I BIG – Si va al riposo sul 2-2 e al rientro dagli spogliatoi Pinilla scatta subito tutto solo verso la porta laziale in posizione di fuorigioco, ma l’assistente dell’arbitro non alza la bandierina e serve una rincorsa a perdifiato di Hoedt per riprendere il cileno. Ora è il Genoa a giocare meglio e Inzaghi cerca di invertire la rotta calando i suoi assi: prima dentro Immobile (altro ex della partita) per Djordjevic (55′) e poi Milinkovic-Savic per Lombardi (58′). I due cambi consentono alla Lazio di rialzare il proprio baricentro ma è di nuovo il Genoa ad andare vicino al gol con Ocampos, che colpisce il palo con una conclusione dalla lunga distanza. Ora però i biancocelesti spingono e al 70′ tornano avanti con Milinkovic-Savic, che raccoglie una respinta di Orban e di potenza scarica in porta la palla del 3-2. La reazione del Genoa è affidata ancora a Pinilla, che sfiora la traversa con una delle sue rovesciate. Ma la Lazio ora è più cattiva e al 75′ cala il poker con un destro dal limite di Immobile. Nel finale Inzaghi toglie Parolo e fa partecipare alla festa anche il baby Murgia, mentre Immobile chiude zoppicando dopo un brutto pestone. Una notizia che crea un po’ d’ansia in vista della sfida di domenica in casa della Juventus, ma intanto la missione di Coppa è compiuta: la Lazio fa rotta sui quarti con vista sull’Inter.

Il balletto sexy di Immobile e Jessica:

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