Coppa del Re, il Barcellona sbanca il Vicente Calderon

Liga
Coppa del Re, il Barcellona sbanca il Vicente Calderon
© EFE

Un tempo per parte a Madrid, dove i blaugrana si aggiudicano l’andata del trofeo dedicato a Sua Maestà grazie a due prodezze di Luis Suarez e Messi. La rete di Griezmann, però, mantiene vive le speranze di remontada per il gagliardo Atletico

MADRID (SPAGNA) – Non poteva aprirsi meglio l’intenso febbraio del Barça, che si aggiudica la prima delle 7 partite a cui è chiamato nel giro di appena 26 giorni, sbancando il Vicente Calderon di Madrid, nell’andata delle semifinali di Coppa del Re. Merito, soprattutto, di un primo tempo pressoché perfetto, impreziosito dai due gol prodezza di Luis Suarez e Messi. Nella ripresa, il gagliardo Atletico mantiene vive le speranze in vista del ritorno, andando a segno con Griezmann.

SPAVENTOSI – Orfano degli infortunati Busquets e Iniesta, Luis Enrique manda a quel paese il fantomatico tiki-taka per scommettere su un calcio tutto verticale e i risultati sono a dir poco devastanti, come emerge chiaramente già al 7’, quando Luis Suarez riceve a centrocampo per dar vita a un’accelerazione da paura, fendendo in due la retroguardia colchonera. Seminato Godin e aggirato Savic, il Pistolero conclude la giocata prepotente con un tocco al velluto che non lascia scampo al vice Oblak, Moyá. Colpito a freddo con le sue stesse armi, l’Atletico cerca la reazione rabbiosa, ma il Barça è di un altro pianeta, arriva prima su tutti i palloni, specie con il terzetto di centrocampo, formato da Rakitic, Mascherano e André Gomes, per cercare subito, in profondità, il tridente delle meraviglie. Cotanta superiorità trova nuovo premio, appena varcata la mezz’ora, quando Messi esplode un sinistro bestiale che bacia il palo prima d’infilarsi in fondo al sacco. Forse il miglior primo tempo dei catalani dall’arrivo di Luis Enrique.

ORGOGLIO COLCHONERO – La ripresa si apre con Fernando Torres al posto dell’ex Sassuolo Sime Vrsaljko e con l’Atletico che, alla disperata ricerca di riaprire l’esito del doppio confronto, riorganizza il suo 4-4-2 in una versione decisamente più offensiva, in cui convivono el Niño, Griezmann e Carrasco, e con Juanfran che retrocede nella posizione, ormai più congeniale, di terzino destro. Le cose paiono andare decisamente meglio per i ragazzi del Cholo, che gettato nella mischia anche Gaitan per Saul, dimezzano subito le distanze con una capocciata di Griezmann, servito da una torre di Godin, lasciato colpevolmente solo in occasione di una giocata a palla ferma. Il Vicente Calderon va in ebollizione, incitato dal capopopolo Simeone. Una manciata di minuti e il portiere di coppa Cillessen si supera con un gran intervento d’istinto su una deviazione ravvicinata del solito francesino. Neymar rifila una manata a Juanfran e si guadagna il giallo che lo esclude dal ritorno del Camp Nou, esattamente come capita poco dopo a Gabi. Non c’è respiro e Moyá toglie dall’incrocio una punizione telecomandata di Messi. Sul fronte opposto, invece, Torres manca d’un soffio il bersaglio grosso due volte, prima con un colpo di tacco in avvitamento, poi con un maligno rasoterra. Non va meglio al diagonale di Griezmann, negli ultimi scampoli. Rivincita, martedì prossimo, al Camp Nou. Domani, invece, tocca a Celta e Alaves, nell’andata dell’altra semifinale.

@andydepauli

¡Qué Viva España!

Precedente Nedved: «La Juventus si diverte, spero anche domenica con l'Inter. E che tifosi» Successivo Coppa d'Africa, l'Egitto di Salah vola in finale