Conte: “Per me Eriksen non può giocare “alla Pirlo”, è un giudizio tecnico”

APPIANO GENTILE – Inizia un ciclo importante per l’Inter di Antonio Conte che nelle prossime settimane dovrà assolutamente tornare in carreggiata sia in campionato che in Champions League. Si inizia domani con l’incontro di Serie A contro il Torino di Giampaolo. I nerazzurri dovranno a fare a meno di Kolarov, Brozovic e Padelli fermati dal Covid. Rientrati ad Appiano Gentile tutti i nazionale, per Antonio Conte è tempo di scelte. L’allenatore nerazzurro risponde – come di consueto – alle domande dei giornalisti in collegamento con il quartier generale interista. FcInter1908.it vi riporta la diretta testuale con le parole del tecnico.

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Queste le prime parole del tecnico interista: “Aspettative? Arriviamo  a questa gara con tre positivi, per il resto sono rientrati tutti e tutti a disposizione, chi ha giocato in maniera importante, altri meno”

GARE RAVVICINATE – “Sicuramente la situazione è che tutto è difficile ma non è difficile perchè chi affronta le competizioni europee alza l’asticella delle difficoltà. Lo è dall’inizio dell’anno e lo sarà fino a natale e anche dopo. Dobbiamo cercare di affrontare questa situazione nel migliore modo possibile sperando che la fortuna ci sorrida un poco”

ERIKSEN E LA LINGUA – “Problemi di ambientamento? Non lo so, sul discorso dell’italiano o di altre lingue, come ho detto in precedenza faccio le scelte per il bene dell’Inter e cerco di scegliere nella maniera giusta. Dall’inizio dell’anno ha avuto occasioni ha giocato e anche di più di altri e quando lo riterrò opportuno lo sceglierò o prenderò altre soluzioni”

CONVINZIONE DELLA PROPRIA FORZA – “Penso che noi dobbiamo lavorare e sappiamo quali sono i nostri pregi e difetti, cosa che dall’esterno non si riescono a capire, per il resto dobbiamo pensare a noi stessi. Mi auguro sempre che ci sia onestà intellettuale da parte di tutti e da chi viene chiamato a dare giudizi. Possiamo anche essere orgogliosi di questo, di esser considerati più competitivi nei confronti di squadre che vengono da anni di dominio, vuol dire che stiamo facendo qualcosa di straordinario, di miracoloso”

CLASSIFICA CORTA – “Mi auguro che questo equilibrio rimanga fino alla fine, maggiore equilibrio ci sarà con più squadre coinvolte e maggiormente dovranno emergere situazioni come lavoro, organizzazione e mentalità. Io me lo auguro francamente”

NUMERI FAVOREVOLI – “Sono numeri importanti che testimoniano quello che ha sempre detto, abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo. Conosciamo i nostri numeri sia in fase offensiva che difensiva, concediamo pochissimo ma subiamo gol. Dobbiamo essere maggiormente infettivi in zona gol e cercare di subire meno visto che concediamo pochissimo, molto meno rispetto agli scorsi anni. Però quando tirano ci fanno gol”

RIPARTENZA POST SOSTA – “Se guardiamo i risultati dopo l’ultima sosta sono d’accordo, potevamo fare meglio, per quello che stiamo producendo. Mi auguro però di rivedere quello che stiamo producendo come gioco in campo e di esser bravi a portare a casa risultati positivi. Se hai gare dove giochi e domini, crei occasioni e alla fine pareggi o perdi, si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, oltre la prestazione serve il risultato”

MINI-CICLO – “Perchè chi ha chiuso in alto lo scorso anno ora è in affanno? Non lo so se c’è un motivo, noi e l’Atalanta abbiamo finito molto tardi, noi siamo stati l’ultima squadra a chiudere la stagione con poco tempo poi per prepararsi e inserire giocatori. Un fattore da non trascurare, soprattutto nelle mie squadre dove l’organizzazione prevale su un altro tipo di discorso. Per il resto c’è molto equilibrio, tante squadre si sono rinforzare e questo rende il campionato più attraente con risultati non scontati”

ERIKSEN ALLA PIRLO – “Per me non può giocare in quel ruolo, lo penalizzerebbe troppo. Ha una dote importante ha un calcio importante sia di destro che di sinistro, se gli levi la miglior dote lo vai a snaturare, quindi no ed è un giudizio tecnico che io vi do, poi altri possono dare altri giudizi”

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