Conte nella bufera: i tifosi chiedono l’esonero sui social

LONDRA (Regno Unito) – La vita dell’allenatore si rivela dura a tutte le latitudini e più si sale di livello, più aumentano aspettative e pressioni. Lo sta certificando una volta di più Antonio Conte, terzo in classifica in Premier League con il Tottenham e in piena corsa per approdare agli ottavi di Champions League, eppure nell’occhio del ciclone dopo i ko con Newcastle e Manchester United, che hanno portato a tre le sconfitte negli ultimi cinque match di campionato per gli Spurs.

Da Tuchel a Mourinho: la top 10 degli allenatori più pagati di sempre

Guarda la gallery

Da Tuchel a Mourinho: la top 10 degli allenatori più pagati di sempre

Dalla proposta di rinnovo all’ipotesi Juve, passando per la morte di Ventrone

Sono state settimane intense, per usare un eufemismo, le ultime vissute da Conte. Si è iniziato con le voci sulle intenzioni della proprietà di blindare il tecnico italiano con un rinnovo monstre sia in termini di durata che di compenso, un’ipotesi non scartata a priori dal tecnico italiano, che però avrebbe chiesto solide garanzie in termini di investimenti sulla rosa per colmare il gap da Manchester City e Liverpool. Poi l’improvvisa e drammatica scomparsa di Ventrone, collaboratore prezioso e fraterno amico di Conte, seguite dalla crisi di risultati e dalle insistenti voci su un eventuale ritorno alla Juventus.

Kane scatena Conte: festa per il Tottenham

Guarda la gallery

Kane scatena Conte: festa per il Tottenham

Nasce l’hashtag “Conte out

I tifosi degli Spurs sono però scesi sul sentiero di guerra e chiedono “la testa” del tecnico italiano, arrivando a coniare l’hashtag “Conte out. In particolare, oltre agli ultimi deludenti risultati, i fans del Tottenham sarebbero anche insoddisfatti del gioco offerto dalla squadra e infastiditi dalle lamentele dell’allenatore su una “rosa corta”, nonostante un mercato ritenuto dai più importante.


Iscriviti al Fantacampionato del Corriere dello Sport: Mister Calcio CUP

Precedente Cremonese, Alvini: "Beffa assurda. Capisco i fischi" Successivo Dinamo Zagabria, la carica di Cacic: "Non siamo molto meno forti del Milan"