Conte: “Inter con l’elmetto. Ora spero che la rosa diventi più snella”

Il tecnico analizza la vittoria di Cagliari: “Grande reazione dei ragazzi, non era facile. Barella studia da top player. A gennaio squadra più funzionale”

L’analisi di Antonio Conte dopo la vittoria in rimonta dell’Inter a Cagliari: “Complimenti ai ragazzi, sono stati bravi nonostante si stesse giocando una buona partita e nel primo tempo avessimo creato tanto e ci siamo ritrovati sotto. Quando ci sono queste situazioni, il cervello può offuscarsi ma i ragazzi sono stati bravi. Grande risposta, merito a loro”.

Occasioni

—  

Tra Shakhtar e Cagliari prima del ribaltone, 15 tiri in porta senza reti? Un allenatore dovrebbe essere preoccupato se la squadra non crea. L’Inter invece crea sempre tanto, poi è inevitabile che se non concretizzi per imprecisioni o per i miracoli dei portieri come è accaduto con Trubin e Cragno che è stato il migliore in campo per distanza, un po’ di ansia viene. Crei, non segni, se ti va bene pareggi se va male perdi”.

Eriksen e occasioni

—  

“Eriksen? Io valuto la prova di tutti – prosegue Conte -, non mi soffermo sui singoli perché non sarebbe giusto. Oggi è stata una prova positiva per quanto prodotto e per aver trovato la forza di rimettere in piedi una partita su un campo di una squadra sempre molto ostica, specie dopo la delusione di mercoledì. Siamo con l’elmetto e sott’acqua in questo momento. Ci sono due aspetti della partita. L’abbiamo preparato in una certa maniera, abbiamo creato molto e non siamo riusciti a sfruttare le occasioni. Poi ci siamo dovuti arrangiare e buttare il cuore oltre l’ostacolo. Certe volte va fatto, i ragazzi lo stanno imparando e sono contento perché le scorie del match di mercoledì e la delusione di non aver segnato in due partite era nella testa e nelle gambe dei calciatori. Sono stati bravi a ribaltare un risultato ingiusto. Continuiamo in questo cammino cercando di migliorare”.

piano B

—  

Inevitabile un riferimento al piano B dopo il passaggio alla difesa a 4 nel finale. “La mia era una battuta, ovviamente… Il piano B consiste nel cercare di cambiare le cose con le sostituzioni, cercare di rendere offensiva la squadra se perdi o renderla più ermetica se devi portare a casa il risultato. Durante la partita, quando lo fai, dai più spazio all’improvvisazione e quindi può succedere di tutto, come prendere contropiede tre contro due. Al tempo stesso, squilibri la situazione per rimescolare le carte. Devi avere a disposizione tutti i calciatori per poterlo fare, se hai infortunati o gente fuori forma che non può giocare non si può fare. Capisco però che dall’esterno si diano dei giudizi, chi è dentro non può dire tutto”.

Barella e mercato

—  

“Quanto mi rivedo in Barella? Nicolò è un calciatore molto giovane con qualità importanti. Ha bisogno di autodisciplinarsi, ha talmente tanta energia che per strafare commette piccole ingenuità. Ma parliamo di un calciatore al secondo anno all’Inter e che sta crescendo in maniera importante. Sono prospetti di top player, io e lo staff dobbiamo lavorare con loro per far alzare il livello, così che a fine carriera possano lasciare il segno. E lo fai se vinci qualcosa, non se partecipi. Segniamo con tanti giocatori. Si vedono situazioni non proprio reali dal di fuori, ma va bene così, l’importante è che io, la società, il presidente e i dirigenti conosciamo le difficoltà che abbiamo condiviso e accettato a inizio percorso. Sapevamo che ci sarebbero state situazioni non ottimali. Ma insieme abbiamo condiviso situazioni che potevano crearci problemi. Andiamo avanti sperando di poter migliorare qualcosa, che qualche giocatore possa poter andare a giocare e diventare più snelli ma più obiettivi e funzionali a ciò che vogliamo”.

Precedente DIRETTA TRENTO CANTÙ/ Video streaming tv: Aquila senza Luke Maye e Jeremy Morgan Successivo Barcellona, test importante con la Real Sociedad: i precedenti sono blaugrana