Conte: “Inter con l’elmetto e sott’acqua”. Poi svela il famoso piano B…

“Complimenti ai ragazzi, sono stati bravi. Nonostante si fossero create tante occasioni, ci siamo ritrovati sotto di un gol. Quando ci sono queste situazioni ti si può offuscare il cervello, e invece la risposta è stata grande. Un allenatore dovrebbe essere preoccupato quando la squadra non crea, invece l’Inter crea sempre tante situazioni. Chiaro che se non concretizzi per imprecisione o bravura dei portieri avversari, un po’ di ansia ti viene. Oggi Cragno è stato il migliore in campo per distacco”. Inizia così la sua analisi della sfida contro il Cagliari Antonio Conte, contento di aver ripreso una partita che si era messa male. 

Pazza Inter, Conte ribalta il Cagliari nel finale: 3-1 a Di Francesco

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Pazza Inter, Conte ribalta il Cagliari nel finale: 3-1 a Di Francesco

Inter, Conte: “Stiamo con l’elmetto”

Eriksen? Valuto la prestazione di tutti, non mi piace parlare dei singoli. Oggi comunque è stata una prestazione positiva per quello che abbiamo prodotto. Abbiamo vinto su un campo ostico. Come sto? Stiamo con l’elmetto e sott’acqua. Ci sono due aspetti della partita: le occasioni create e la determinazione. A un certo punto ci siamo dovuti arrangiare e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Le scorie della Champions e la delusione dell’eliminazione erano nella testa e nella gamba dei calciatori. Per questo siamo stati bravi a ribaltare un risultato che era nettamente ingiusto. Proseguiamo il cammino per migliorare” aggiunge a Dazn.

Inter, Conte svela il piano B

“Il piano B? La mia era una battuta. Consiste nel cercare con le sostituzioni di cambiare la squadra, cercando di renderla più offensiva o difensiva. Quando lo fai dai più spazio all’improvvisazione, e può capitare di tutto perché squilibri la situazione e mescoli le carte. Per fare questo devi avere tutti i calciatori a disposizione, se hai chi non sta bene o giocatori che li porti solo per scaldare la panchina, non puoi farlo. Chi sta fuori queste cose non può vederle. Barella? Ha delle qualità importanti, deve autodisciplinarsi perché per strafare commette delle piccole ingenuità. Sta crescendo in modo importante, è un prospetto da top player, bisogna lavorarci sopra per alzare ancora di più il livello e lasciare il segno. Il segno lo lasci se vinci, non se partecipi”.

Inter, Conte e la società

Scudetto? Ci sono delle valutazioni obiettive da fare. Da fuori si vedono situazioni che non sono reali. Io e la società sappiamo le problematiche e le difficoltà condivise e accettate a inizio percorso, sapevamo che ci sarebbero state delle situazioni non ottimali. Andiamo avanti sperando che si possa migliorare qualcosa, con giocatori che magari vanno a giocare, diventando più snelli e funzionali” conclude.

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