Conte: "Il Tottenham la più grande sfida della mia carriera"

Antonio Conte ha parlato del suo Tottenham, della sua nuova sfida, riflettendo su quanto è caduto in basso il team londinese in soli due anni, passato dalla finale di Champions a perdere con il Mura in Conference League. L’ex Inter, che dovrà rinunciare a Romero per un paio di mesi, ha ribadito il concetto principale alla base del suo arrivo: tutti devono rendersi conto di dove sono e devono dare il massimo per risalire di livello.

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“Grande sfida per me, la più grande. Dobbiamo tornare competitivi”

“Questa è una grande sfida per me… la più grande, sì”, ha detto in conferenza stampa pre-Brentford Conte. “Parlo delle difficoltà che stiamo attraversando. Sappiamo che in questo momento il livello della squadra è medio. Lo sappiamo tutti. Non solo io, anche i giocatori. Ma questo non può diventare un alibi o una scusa. Dobbiamo prendere questa situazione per spingerci a migliorare e guardare in alto. La situazione non è semplice perché sai che ci sono almeno quattro club più forti di te.Sono abituato a lottare per vincere qualcosa, per essere competitivo”. Quando Conte vinse il campionato con il Chelsea, gli Spurs arrivarono secondi: “Il club, negli ultimi anni, è scivolato”, ha detto Conte. “Se paragono il Tottenham a quando ero al Chelsea, era molto, molto competitivo”. 

“Mercato? Gennaio è lontano, ci sono otto partite”

Gennaio è molto lontano“, ha detto Conte. “Quando sono arrivato in precedenza in un club, non ho speso molti soldi, con Inter, Chelsea, Juventus. Non sono un manager che arriva e dice: ‘Voglio questo, questo e questo.’ Conclude così l’ex tecnico dell’Inter: “So che per migliorare ed essere competitivi e lottare per qualcosa di importante, serve qualità nei giocatori. Ma ci vuole un po’ di tempo anche per avere una visione”.

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